(Corriere della Sera - L.Valdiserri) - Tutto è pronto per la festa scudetto del Milan, ma non è pronta la Roma. C’è un quarto posto ancora da inseguire, che porta alla qualificazione ai preliminari della prossima Champions League e a 20 milioni di euro da investire nella campagna acquisti.
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Roma, milioni di motivi per rimandare la festa
(Corriere della Sera – L.Valdiserri) – Tutto è pronto per la festa scudetto del Milan, ma non è pronta la Roma. C’è un quarto posto ancora da inseguire, che porta alla qualificazione ai preliminari della prossima Champions League...
La nuova società made in Usa gradirebbe molto. Per questo la Roma vuole e deve vincere a tutti i costi, sperando che il Milan capisca. In fondo i rossoneri dovrebbero rinviare l’appuntamento con il tricolore solo di sette giorni e la festa, a San Siro contro il Cagliari, verrebbe anche meglio davanti a 70.000 tifosi rossoneri e non «solo» a 10.000. Vincenzo Montella ha coniato un superlativo assoluto per l’occasione: «Sarà una sfida superdecisiva» . Di sicuro è una partita senza ritorno e proprio per questo da preparare con tutta l’attenzione possibile. Le assenze per squalifica di Perrotta e De Rossi («Il suo fallo è ingiustificabile — ha detto con chiarezza Montella— e le tre giornate di squalifica ci stanno tutte. Perrotta, invece, non aveva fatto nulla» ) hanno fatto pensare al tecnico giallorosso anche un cambio di modulo: da 4-2-3-1 a 4-3-1-2, con un ballottaggio tra Simplicio (favorito) e Menez per il ruolo di trequartista. Possibile un’altra panchina per Borriello, ma con la concreta possibilità di entrare nella ripresa per formare un’inedita coppia d’attacco con Francesco Totti. L’unica certezza è che Montella vuole una squadra pronta a soffrire, capace di difendersi anche in 10 «come fanno le finaliste di Champions League. Noi abbiamo giocatori che a volte lo fanno e a volte meno. E la continuità a questi livelli fa la differenza» . Messaggio chiarissimo a Vucinic e a Menez, «che hanno grandissime qualità e che sono i primi a non essere soddisfatti delle ultime partite» . La tentazione di cambiare modulo— e magari di schierare insieme dal primo minuto Totti e Borriello, in un 4-4-2 con Taddei e Rosi esterni— è passata per la testa di Montella (e in qualche modo gli è stata anche suggerita in società). Per l’impegno in allenamento e in campo Borriello lo meriterebbe, ma spostare Totti dalla posizione di centravanti, secondo Montella, «non lo farebbe giocare al 100%» . E Totti è stato l’uomo a cui la Roma si è letteralmente aggrappata nelle ultime giornate di campionato. L’unica certezza è la grande stima che Montella ha del suo collega Massimiliano Allegri: «Ha competenze tecniche e tattiche, ma mi colpiscono soprattutto il suo equilibrio e la sua serenità nel vivere le partite. Sa trasmettere alla squadra la sua personalità: ci si può far capire dai giocatori importanti anche senza alzare la voce» . Proprio come fa Montella.
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