(Corriere della Sera - G.Piacentini) - «A fine stagione vado via, al Milan. Dopo sette anni vissuti a Roma era arrivato il momento di fare delle scelte. Né in Italia né all’estero troverò una squadra come la Roma, a cui auguro di vincere al più presto lo scudetto».
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Roma: Méxes saluta, Ménez quasi
(Corriere della Sera – G.Piacentini) – «A fine stagione vado via, al Milan. Dopo sette anni vissuti a Roma era arrivato il momento di fare delle scelte. Né in Italia né all’estero troverò una squadra come la Roma, a cui auguro di...
Alla fine non ce l’ha fatta più a tenersi questo peso sulla coscienza, Philippe Méxes, e ieri pomeriggio a Villa Stuart ha fatto chiarezza sul suo futuro. Che non sarà più nella Roma, e questo lo sapevano tutti, ma al Milan. E pure questo si era intuito. In un momento di transizione come quello che sta attraversando la società giallorossa, la partenza del francese sembra essere una delle poche certezze per il futuro. In attesa delle firme – a metà mese a Boston – che sanciranno il definitivo passaggio di consegne tra UniCredit e la cordata capitanata da Thomas R. DiBenedetto, dentro Trigoria non c’è niente di certo. Se non i malumori di molti giocatori che il prossimo anno potrebbero seguire la strada di Mexes e andarsene dalla Roma. Uno di questi è Jéremy Ménez che ieri, andando a fare visita al suo amico Philippe, ha detto di «aver chiarito con Montella» — il riferimento è l’intervista a L’Equipe di qualche settimana fa, in cui accusava l’allenatore di non essere stato sincero con lui— ma «di non sapere se il mio futuro sarà ancora alla Roma».
Ménez ha il contratto in scadenza nel 2012 — come De Rossi, il cui rinnovo è segnato come priorità assoluta sull’agenda dei nuovi proprietari — e meno di un mese fa ha chiesto di essere ceduto, ricevendo un no. Chi lo vuole (società italiane o straniere) dovrà presentarsi con i 25 milioni della clausola rescissoria, valida solo per l’estero, inserita nel contratto. Discorso simile per Vucinic che, come il francese, vorrebbe togliere il disturbo, ma che la settimana scorsa ha incassato i complimenti di DiBenedetto, rimasto folgorato dal suo talento: proprio su di lui (e su Totti) vorrebbe costruire la squadra del futuro. Con quale allenatore, ancora non si sa. Perché Montella piace, ma la nuova dirigenza vorrebbe presentarsi ai tifosi giallorossi con un nome più «pesante» : Carlo Ancelotti nicchia, Pep Guardiola manda segnali ma arrivare a lui sembra molto complicato. Più abbordabili Gianpiero Gasperini, che ieri ha definito «affascinante» la possibilità di sedersi sulla panchina della Roma, e Delio Rossi, che si era già proposto qualche giorno fa. Notizie dal campo: ieri Juan, Vucinic e Menez hanno lavorato a parte e Montella ha provato la coppia Totti-Borriello in vista della gara di Udine.
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