(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - La sua favola. Un gol nel derby, dopo la traversa colpita nella partita contro la Lazio in campionato.
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Roma, finalmente la stella Simplicio
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – La sua favola. Un gol nel derby, dopo la traversa colpita nella partita contro la Lazio in campionato.
Fu quello il primo segno di risveglio per Fabio Simplicio, rimasto ai margini della squadra nei primi mesi in giallorosso. Ha disputato la sua prima partita da titolare alla decima giornata. Proprio contro la Lazio. Da allora ha giocato sempre da titolare, salvo la gara contro la Samp, nella quale la Roma ha perso. La Lazio nel destino. E’ l’avversaria contro la quale ha giocato di più in serie A, ben tredici volte, con un gol, realizzato con la maglia del Palermo. E la Lazio l’aveva già battuta sei volte. Complessivamente ha messo insieme 14 presenze in campionato con tre gol. Il primo contro la Fiorentina, poi la doppietta a Verona con il Chievo.
DEDICA - Fabio Simplicio è sposato e ha due figli, è stato accolto bene da tutti i compagni, che lo hanno soprannominato Pumba, come il simpatico facocero del cartone animato Re Leone di Walt Disney. Tiene molto alla famiglia, alla quale mercoledì ha dedicato il gol. E’ un professionista serio, si allena sempre con grande impegno. E’ un brasiliano anomalo, molto silenzioso, qualche volta si concede una birra con i suoi connazionali. E’ amico di Doni, apprezza la cucina italiana, frequenta un ristorante a Monteverde, dove va a cena anche con Adriano. Con i brasiliani si ritrova volentieri in una churrascheria sulla Pontina, zona Roma sud, vicino a Trigoria. Qualche maligno sussurrava che appena arrivato a Roma avesse qualche chilo di troppo, ma ha sempre mantenuto il suo peso forma.
CRITICHE - Ranieri è stato criticato all’inizio della stagione perchè non utilizzava Simplicio. Il tecnico rispose polemicamente in una infuocata conferenza stampa del 18 settembre: «Simplicio l’ho voluto, ho dato il mio avallo quando mi è stato detto che potevamo prenderlo a parametro zero. E’ venuto in ritiro con una lesione muscolare pregressa, farà bene nella rosa della Roma, arriverà il suo tempo » . Il tecnico è stato di parola. Quando lo ha inserito non lo ha tolto più. La duttilità tattica e la facilità di inserirsi in zona gol sono le principali caratteristiche di Simplicio, che gli hanno permesso di conquistarsi il posto da titolare, dopo una partenza poco felice, durante la quale aveva anche pensato di partire a gennaio. In fase realizzativa si è sempre fatto valere da quando è arrivato in Italia: quattordici gol in due stagioni nel Parma, ventuno gol in quattro campionati con il Palermo. Nella Roma è già a quota quattro compresa la rete di ieri nel derby di Coppa Italia. Prima di arrivare a vestire la maglia giallorossa ha sempre giocato con grande continuità diventando un pilastro per Parma e Palermo.
CARRIERA - Fabio Simplicio ha cominciato la carriera in Brasile nel San Paolo, dove ha incrociato Julio Baptista. In Nazionale non ha mai avuto molto spazio, ha giocato una sola partita nella Selecao nel 2009, quando Carlos Dunga lo premiò con la convocazione. La Roma lo ha preso a parametro zero grazie a un’intuizione del direttore sportivo Daniele Pradè, che riuscì a strapparlo alla concorrenza di tante squadre. Uno dei principali sponsor di Simplicio è stato Fabio Liverani, suo compagno nel Palermo, romanista da sempre, con tanto di partecipazione alla festa scudetto al Circo Massimo nel 2001. Simplicio è rimasto fedele alla parola data alla Roma, rifutando a gennaio il trasferimento all’Inter. Non si è mai pentito di quella scelta e ora è felice di vivere la sua favola.
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