rassegna stampa roma

Roma, brindisi di coppa

(Leggo – F.Maccheroni) – C’è chi ama il tressette, chi il traversone, Ranieri preferisce questo secondo gioco, perché nel gioco a perdere vince sempre. Soprattutto nei derby.

Redazione

(Leggo – F.Maccheroni) - C’è chi ama il tressette, chi il traversone, Ranieri preferisce questo secondo gioco, perché nel gioco a perdere vince sempre. Soprattutto nei derby.

E giustamente gioca così. Ancora una volta avrebbe meritato l’esonero per la formazione che ha mandato in campo e per il gioco espresso dalla Roma, ma alla fine ha vinto. E vincere quattro derby di fila non è mai banale. Mentre si è confermato banalissimo Edy Reja, che non è da esonero perché se allena Ranieri, può restare in panca anche lui.  Certo, a giochi fatti, viene da ridere a rileggere le pretattiche di questi due fenomeni. Ranieri che alla vigilia decantava Rosi e allargava le braccia paternamente a Vucinic e poi in campo ha mandato Burdisso a destra (Cassetti è infortunato) e Adriano a far compagnia a Borriello, con Menez e il montenegrino in panca. Mentre Reja naturalmente non ha rinunciato a Hernanes.

Poveri, diavoli. E poveri tifosi, davanti a un primo tempo in cui si temeva soltanto per le sorti del prato dell’Olimpico devastato dai glutei di Adriano. Per il resto, qualche calcio d’angolo e qualche calcione. Forti delle due ore di attesa sotto il tunnel di ponte Matteotti (complimenti al sindaco), aspettare 45’ prima di vedere un paio di giocatori di calcio è stato uno scherzo. I due ragazzi, Menez e Vucinic, sono puntualmente entrati a rendere giustizia a chi aveva pagato il biglietto. Sei minuti e Menez andava in fuga, la palla arrivava a Riise, crossino e capolavoro di Lichsteiner che con la mano spezzava la noia. Borriello: 1-0. Appena il tempo di rimettersi in campo ed ecco il pasticcio del solito Juan. Kozac aveva la meglio su Mexes, arrivava Zarate e Juan restituiva il rigore con un’entrata sospetta: ma si è rincitrullito? Il sospetto è lecito. Stavolta toccava a Hernanes: Julio Sergio a sinistra, palla a destra, 1-1 al 56’. E va detto che la Lazio, pur nella mediocrità della serata, poteva dire che Dio esiste, perché almeno qualche angolo lo aveva guadagnato.

Eccoci dunque alla prospettiva dei supplementari, perché era difficile immaginare chi avrebbe potuto commettere il terzo pasticcio della serata. Ma qualcuno ha avuto pietà di un pubblico infreddolito e sbadigliante, così è arrivato un rimpallo sempre su incursione di Menez: Hernanes ferma il francese, Radu devia molle e coglie Simplicio (pensate, c’era anche lui) solo in area: il brasiliano firma il 2-1 e il derby. Era il 76’. Due minuti dopo Floccari ha tirato solo in area, senza prendere lo specchio della porta. I suoi derby sono segnati, come quelli di Reja e quelli di Ranieri. Come dicono i saggi, meglio essere fortunati che ricchi. Ranieri è ricco e fortunato. Che sia un incapace, è soltanto un particolare che non muove la classifica. Ora, per la sua gioia, muoverà le gambette e volerà a Torino per giocare i quarti contro la Juve. L’avventura continua.