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Roma-Ancelotti: parte l'assalto

(Corriere dello Sport – P.Torri) – Grazie Manchester United. Detto da Roma, comprendiamo, può risultare perlomeno sorprendente e crediamo non ci sia bisogno di ag­giungere altro per capirlo.

Redazione

(Corriere dello Sport – P.Torri) - Grazie Manchester United. Detto da Roma, comprendiamo, può risultare perlomeno sorprendente e crediamo non ci sia bisogno di ag­giungere altro per capirlo.

Però, sta­volta, questo grazie Manchester ci può stare. Perché la squadra di sir Alex Ferguson, ieri sera, si è qualifi­cata per le semifinali di Champions League. Rendendo probabilmente più semplice e veloce la scelta del prossi­mo allenatore della Roma, il primo dell’era americana. Visto che a esse­re eliminato è stato il Chelsea di Car­lo, anzi Carletto, Ancelotti. Il patron del Chelsea, Abramovich, è ossessio­nato da sempre dalla conquista della coppa più coppa che c’è, di sicuro non avrà gradito. Nel mercato scorso, il magnate russo era tornato ad aprire il portafoglio, spendendo sessanta­sette milioni di euro per Fernan­do Torres, mandato in campo al­l’Old Trafford da titolare, sosti­tuito nell’intervallo dopo che non l’aveva presa mai. In Inghilter­ra, con la Premier e le coppe che per il Chelsea sono già un appun­tamento da rimandare alla pros­sima stagione, danno per sicuro il divorzio da Ancelotti, pazienza se c’è un altro anno di contratto a sei milioni di euro netti, i soldi, del resto, per Abramovich non sono mai stati un problema. E allora, con il probabile, a questo punto, forzato addio al Chelsea di Ancelotti e conside­rando che a Madrid danno per certa la conferma di Mourinho sulla panchina del Real, le voglie della nuova Roma di riportare nella capitaleagnolotto, come lo chiama Bruno Conti, diventano più concrete e realistiche. In­somma, quel sette luglio che qualche giorno fa il tecnico ave­va indicato come data del suo ri­torno a Trigoria, senza però spe­cificare di quale anno, da ieri se­ra è diventato molto più probabi­le che sia proprio il prossimo. Nel caso, sarà meglio fare il più in fretta possibile. Perché la nuo­va Roma, è questione di date, è già in ritardo nella programma­zione della prossima stagione. E, al di là di qualsiasi discorso sui giocatori da prendere o vendere, il progetto non può che comin­ciare dalla scelta dell’allenatore. Perché solo in base a chi sarà il tecnico, alle sue idee tattiche, al­le sue preferenze per i giocatori, si potrà operare con maggiore chiarezza sul mercato, sceglien­do i giocatori giusti al posto giu­sto. Sarà importante, dunque, ave­re al più presto una risposta de­finitiva da parte dell’allenatore di Reggiolo. In caso di un sì, il problema sarà risolto. In caso contrario, bisognerà cercare di scegliere, comunque in fretta, il prossimo tecnico della Roma. Una scelta che, oggi come oggi, è ristretta a pochissimi nomi. Par­tendo proprio da chi siede in questo momento sulla panchina romanista, cioè Vincenzo Mon­tella, tecnico giovane ma che ha dimostrato, in poche settimane, di non aver sofferto per niente il salto di categoria dalle giovanili alla prima squadra. C’è poi il so­gno Pep Guardiola. E’ stato già contattato e incontrato, all’epoca prese tempo. Ma a Barcellona, negli ultimi tempi, si è diffusa la notizia che se rivincesse la Champions, Pep lascerebbe, del resto cosa potrebbe ottenere di più? Infine c’è il nome del porto­ghese Villas Boas. Allenatore che piace parecchio a Franco Baldi­ni ma che sarebbe già in parola con il Liverpool. Quindi se è ve­ro che tutte le strade portano a Roma, è anche vero che tutte le strade per il nuovo tecnico gial­lorosso, portano proprio a Car­letto Ancelotti. Se poi la Roma dovesse centrare il quarto posto, quindi la Champions, considera­ta dall’attuale allenatore del Chelsea condizione fondamenta­le per poter dire sì, anche gli ul­timi dubbi sarebbero destinati a svanire.