rassegna stampa roma

Riunione finale tra Unicredit e la cordata: contratti pronti

(Corriere dello Sport-P.Torri) Boston Garden, mercoledì sera americana, notte fonda in Italia, ultima partita di stagione regolare Nba, in campo Boston Celtics e New York Knicks, the revolution Kevin Garnett e Carmelo, Melo,

Redazione

(Corriere dello Sport-P.Torri) Boston Garden, mercoledì sera americana, notte fonda in Italia, ultima partita di stagione regolare Nba, in campo Boston Celtics e New York Knicks, the revolution Kevin Garnett e Carmelo, Melo,

Anthony, sugli spalti tutti vestiti di verde per godersi l’anti­pasto dei playoff che, a Boston, vedran­no gara 1 in scena domenica sera. E’ qui, in uno dei templi del basket ame­ricano, che, di fatto, c’è stata la defini­tiva fumata bianca per il passaggio di consegne della Roma al gruppo di ame­ricani. In prima fila, infatti, al Boston Garden, avevano preso posto i vertici di Unicredit, il dottor Paolo Fiorentino, il dottor Piergiorgio Peluso, il dottor Andrea Giovanelli, con loro l’avvocato Roberto Cappelli dello studio Grimaldi, l’avvocato Mauro Baldissoni dello stu­dio Tonucci, ma soprattutto, nel ruolo di padrone di casa, James Pallotta, il socio forte di Tom DiBenedetto, uno dei proprietari dei Celtics, uno definito ne­gli States, una leggenda nel campo de­gli hedge funds, per capirci, fondi spe­culativi, ne gestisce qualcosa come ol­tre due miliardi di dollari. FIORENTINO -Il dottor Fiorentino, per sbarcare in una Boston dove la prima­vera è ancora una speranza, aveva chiesto espressamente, in un colloquio telefonico della settimana scorsa, che, per l’accordo finale, voleva la presenza dell’imprenditore americano, conside­rato, insieme a DiBenedetto, la miglior garanzia possibile per il presente e il futuro della Roma. E’ stato accontenta­to, con tanto di ospitalità al Boston Gar­den per una partita che, seppure persa dai suoi Celtics (ora ci sarà la rivincita tra le due squadre nel primo turno dei playoff che cominceranno domenica sera), non ha tolto il sorriso a mister Pallotta, famiglia di origini romane, una voglia di prendere la società giallo­rossa confermata dai fatti e dalcash.Semmai, mister Pallotta il sorriso lo aveva perso in precedenza, causa l’on­data di giornalisti italiani che sono sbarcati nella deliziosa città cuore del Massachusetts, assediando sia la sede dei suoi uffici, sia la sua abitazione pri­vata, una villa da venti milioni di dolla­ri, venti stanze (ma uno che ci fa con venti stanze?), piscina, palestra e tutto quello che potete immaginare. La sera­ta al Garden era stata preceduta da una riunione di tutte le parti in causa per definire gli ultimissimi dettagli di una trattativa infinita ma che ormai si deve dare per chiusa. La giornata di ieri, in­fatti, è servita soprattutto a completare la scrittura dei contratti. Nel pomerig­gio di ieri, a Boston è sbarcato anche Tom DiBenedetto, per partecipare alla definizione delle ultime cose. Stamatti­na ci sarà la riunione finale. Da quello che ci hanno detto, non dovrebbe dura­re neppure troppo. Nel primo pomerig­gio americano, serata in Italia, sono 6 le ore di differenza di fuso orario, è pre­visto l’annuncio ufficiale, Tom DiBene­detto e soci nuovi proprietari della NewCo che controllerà la Roma, ses­santa per cento a loro, quaranta a Uni­credit. ZIMATORE -Che fossimo all’atto finale, semmai avessimo avuto ancora un dub­bio, lo aveva confermato anche un pas­seggero del volo che ci ha portato a Bo­ston. In business,infatti, ha preso posto anche il dottor Attilio Zimatore, presi­dente di Roma 2000 che il giorno prece­dente aveva dato vita a un consiglio d’amministrazione in cui si è preso at­to del passaggio di consegne. Tre ore e mezza di riunione, tutti i presenti con spirito collaborativo, per dare il man­dato a firmare. Inevitabile, per una questione di firma, che poi Zimatore partisse alla volta di Boston dove oggi parteciperà alla riunione decisiva. Con lui ci saranno anche i rappresentanti di banca Rothschild. La nuova Roma, dunque, oggi nascerà a Boston. Dopo l’annuncio, è prevista una conferenza stampa di Tom DiBenedetto. Saranno le prime parole da presidente. Anche se per occupare materialmente il ruolo si dovrà ancora attendere l’assemblea dei soci. Ma è un dettaglio. Il futuro della Roma sta per cominciare. Anzi, è già cominciato. Buon viaggio.