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RiMontella. Modulo, dialogo e ritmi più alti, la Roma si rialza

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) È andato via Claudio Ranieri e la Roma ha ricominciato subito a vincere. Ma per caso Vincenzo Montella ha la bacchetta magica? Eppure non credo che tutto quello che non andava dipendesse solo da dal...

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) È andato via Claudio Ranieri e la Roma ha ricominciato subito a vincere. Ma per caso Vincenzo Montella ha la bacchetta magica? Eppure non credo che tutto quello che non andava dipendesse solo da dal vecchio allenatore.

In fondo mai nessuno ha avuto una media punti-vittorie migliore di Ranieri nella storia giallorossa: 1,95 a partita.

1 Quanto dipende dal ritorno al modulo più usato negli ultimi anni, cioè il 4-2-3-1? Be’, ha avuto la sua importanza. Tenga conto che, una squadra che in pratica aveva lavorato solo un giorno con Montella, con quello schieramento ha saputo subito impossessarsi di meccanismi già collaudati. Comunque si ricordi che, come dicono tutti i tecnici, i moduli hanno un peso relativo, dipende dall’interpretazione che se ne dà. E si è visto come Montella abbia scelto di privilegiare la compattezza fra i reparti e l’uso di una linea difensiva sempre alta. In ogni caso, è ancora presto per esprimere un giudizio definitivo.

2Mi è parso però che la squadra s’impegnasse di più... Guardi, è un’impressione che hanno avuto in tanti. Pizarro si è rimesso a disposizione, Vucinic ha lavorato in fase difensiva come raramente fa. Ora, premesso che i calciatori a volte si comportano come bambini, c’è da dire che Montella (da ex ribelle) ha imboccato subito la linea del dialogo. Ha scelto Doni e lo ha comunicato anche a Julio Sergio, ha spiegato a Totti il motivo della panchina (con buon anticipo), ha stimolato un confuso Riise e via dicendo. Insomma, tutti paiono più motivati, ma guardi che i problemi non sono esauriti. Julio Sergio ci è rimasto male, Vucinic e Borriello pare che in campo si sopportino e nulla più, alcuni panchinari soffriranno. Comunque la strada scelta sembra chiara: un modulo di riferimento e un’idea base della squadra titolare. Non dimentichi una cosa: Montella è sicuramente un allenatore nuovo, ma della Roma conosce ogni aspetto: dirigenziale, medico e tecnico. Senza contare che avere dei legami di amicizia in certi momenti può aiutare.

3 Montella sta cambiando anche la preparazione? Certo. Si lavora a ritmi più alti, si fa più palestra, ci si allena di più su situazioni a tema. Pensi che si è ripristinata la partitella con le sponde, che fa divertire di più i calciatori e li obbliga a dei regimi più elevati. Il rovescio della medaglia è nel rischio infortuni, ma sembra che l’Aeroplanino abbia optato una via mediana tra la voglia di recuperi rapidi di Spalletti e la prudenza di Ranieri. Sembra la scelta più moderna.

4 Può essere un vantaggio anche la chiarezza societaria che si sta facendo? In fondo ora Montali è ufficialmente il responsabile della gestione ed entro un mese s’insedierà la nuova proprietà. Sicuro. Avere un punto di riferimento preciso e sempre presente è senz’altro un vantaggio rispetto alle scorse settimane d’incertezza, in cui la presidenza era impegnata anche su altri fronti e perciò più lontana da Trigoria.

5 Insomma, da ora in poi la Roma risolverà tutti i problemi? Piano. Oltre ad un capitale di affetto da parte dei tifosi che a Roma fa comodo avere, Montella certamente ha subito messo in mostra una dote importante: la «fame» , l’ambizione. Ma lui stesso, a soli 36 anni, sa di dover imparare altro per arrivare al top. Ma non mi meraviglierei se — qualora ci fossero problemi sulla pista Ancelotti — in presenza di risultati molto positivi anche la nuova proprietà decidesse di puntare su un giovane con un futuro tutto da scrivere.