(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) - Loro lo conoscono bene. Insieme hanno condiviso la cavalcata della stagione 2000-2001, quella che per la Roma culminò con la conquista dello scudetto.
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“Vola Vincenzo tifiamo per te”
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – Loro lo conoscono bene. Insieme hanno condiviso la cavalcata della stagione 2000-2001, quella che per la Roma culminò con la conquista dello scudetto.
Vincenzo Montella, quell’anno, soffriva le frequenti panchine alle quali lo costringeva Fabio Capello; alla fine però, per vincere il campionato, risultò determinante anche il suo apporto. Fatto di gol, 13, e grandi giocate. La forza di quella Roma, oltre ai grandi nomi che componevano la rosa, era il gruppo, la capacità di avere un’unità di intenti più forte di ogni altra cosa. Proprio una delle doti che oggi sembra mancare ai giallorossi. E allora chi meglio di Montella, che tra l’altro già conosce da ex collega molti dei giocatori che allena da ieri, può trasmettere quella voglia alla squadra? E allora la forza, per il nuovo tecnico giallorosso, può arrivare proprio dal “suo” gruppo, da quei ragazzi dell’ultimo scudetto della storia della Roma. Che ieri, giornata storica sia per la squadra che per l’Areoplanino, hanno voluto manifestare il loro affetto, mandare un saluto all’ex compagno di squadra.
Da Aldair a Balbo, da Cafu a Candela. Da Zanetti e Delvecchio a Zago, Antonioli e Di Francesco. La sensazione è che la Roma abbia fatto la scelta giusta. Perché Montella, dai pareri di chi appunto lo conosce bene, ha«tutto per fare bene: capacità, intelligenza, un carattere forte e il vantaggio di poter parlare la stessa identica lingua dei calciatori, con cui fino a poco tempo fa condivideva le sensazioni giornaliere» . Ciò che stupisce è che tutti gli ex compagni riconoscono a Montella le doti del leader. E questa per la situazione attuale non può che essere una bella notizia: la prima cosa di cui c’è bisogno è qualcuno che cominci a far capire alla squadra l’unica cosa che conta davvero. La Roma.
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