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“Voglio vincere solo a modo mio”

(Leggo – F.Balzani) «Non siamo da scudetto». La sentenza di Luis Enrique è chiara e non ammette interpretazioni.

Redazione

(Leggo - F.Balzani) «Non siamo da scudetto». La sentenza di Luis Enrique è chiara e non ammette interpretazioni.

A poche ore dalla sfida con il Genoa il tecnico invita tutti a restare coi piedi per terra: «Se guardo il campionato posso dire che l’Udinese ha i numeri per vincere il titolo, ma non la Roma. Siamo in costruzione e stiamo migliorando ma non siamo pronti per vincere il campionato». Una vittoria stasera permetterebbe comunque alla Roma di restare attaccata alla vetta, ma a Luis Enrique i 3 punti non basterebbero: «Il risultato conta moltissimo, ma per me è più importante come ci arriviamo. Ci sono ancora tante situazioni che non mi piacciono. Vincere contro Genoa e Milan non cambierebbe nulla se non giochiamo come voglio io». Ovvero? «Se stiamo in vantaggio non dobbiamo fermarci. Questa è una situazione su cui dobbiamo lavorare». Luis Enrique vola basso anche quando si parla di Lamela:«Ha giocato molto bene a prescindere dal gol. Ma non parliamo di esplosione. Un’esplosione è quando un ragazzo fa 20 gol a stagione».

L’argentino dovrebbe scendere in campo anche al Marassi nel ruolo di Totti (ancora assente) mentre in attacco è lotta a 4 per due maglie, con Bojan favorito. «Lo conosco da tanti anni e mi è sempre piaciuto. A Roma lo vedo in grande crescita: aiuta in difesa ed è migliorato nei movimenti». Il turn-over potrebbe coinvolgere Osvaldo («tre gare in 6 giorni sono tante»), ma non De Rossi: «Daniele ha la mentalità del vero campione. Quando sentivo parlare della Roma mi veniva in mente lui». Al suo fianco contro il Genoa non ci sarà Pjanic (tornerà sabato con il Milan) mentre verrà confermato Gago. La terza maglia potrebbe essere affidata a Greco che diventerebbe così il 28° giocatore impiegato da Luis Enrique (record in serie A).

La filosofia del tecnico è chiara: «Penso sia meglio avere una rosa ampia e poter contare su tanti giocatori. Poi tutto dipende dai risultati: se sono positivi, la gestione è eccellente. Se sono negativi, si dirà che è un disastro». Infine un commento sul Genoa: «Come il Palermo è pericolosissimo in contropiede»