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“Roma mia è ora di volare”

(Il Messaggero – M.Ferretti) Olimpico, ore 15: c’è il Parma sul cammino della Roma di Vincenzo Montella, reduce dalla vittoria di Bologna.

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) Olimpico, ore 15: c’è il Parma sul cammino della Roma di Vincenzo Montella, reduce dalla vittoria di Bologna.

Per il neo allenatore giallorosso è il debutto casalingo sulla panchina della Roma, ma Montella pensa più alla squadra che a se stesso. Sa che parte della tifoseria non ha preso bene la vittoria al Dall’Ara, accusando alcuni giocatori, Pizarro su tutti, di essersi tirati indietro quando c’era ancora Claudio Ranieri e, per questo, lancia un messaggio alla propria gente. «Io negli anni ho imparato a conoscere il vero tifoso romanista, che è sempre vicino alla squadra. Mi aspetto un grande calore intorno alla Roma, non al sottoscritto: ritengo che il pubblico ci debba dare una mano e sono certo che ci darà una mano. Abbiamo un’importante partita in casa e quindi mi aspetto il solito calore che sostiene squadra e giocatori. La mia storia è partita tre giorni fa, i miei giocatori li ho da tre giorni e per me, almeno per ora, sono straordinari», il virgolettato dell’allenatore. E ancora. «Pizarro a Bologna non voleva giocare, non poteva giocare, e si è visto. Dopo venti minuti del secondo tempo mi chiedeva in continuazione il cambio, ma io non l’ho fatto uscire perché lui è indispensabile in un centrocampo a due. Quindi Pizarro ci ha fatto un favore e io lo ringrazio. Ecco perché mi auguro che venga sostenuto», dice. Anche se, ufficialmente, la presenza del cileno in campo non è certa per via del mal di schiena. «La prima partita si fa meglio delle altre, ecco perché non è detto che giochi e non è detto che metteremo due uomini a centrocampo. Se così fosse, per me David è indispensabile. Lui e De Rossi insieme sono perfetti». Poi, una velata polemica con il suo predecessore. «Non vorrei mancare di rispetto a Ranieri, però non so se in precedenza era stata chiesta a Pizarro la disponibilità così come gliel’ho chiesta io. Io l’ho chiesta e lui era indeciso, ma alla fine me l’ha data». Ha le idee chiare, Montella. «Non so se questa Roma è una squadra potenzialmente da scudetto, non voglio essere strumentalizzato. Per me è forte, punto. E battere il Parma ci rilancerebbe moltissimo. Noi vogliamo risalire e sappiamo di avere le qualità tecniche e anche morali per farlo. Il Parma ha ottimi giocatori, scenderà in campo con grande voglia di fare risultato, e noi dovremo avere pazienza e usare la testa, perché anche così si vincono certe partite». Con la testa e con la difesa. «La nostra priorità è non prendere gol perché ne abbiamo presi troppi. Abbiamo la terza peggior difesa del campionato, abbiamo subito gli stessi gol del Parma, quindi la priorità è quella. Per questo può restare fuori anche qualche giocatore che reputo fortissimo. Il nostro organico è più forte di quello del Parma, quindi saranno loro a doversi preoccupare di noi», spiega. Domenica speciale per Montella, certo, ma anche per il suo ex compagno di reparto, Francesco Totti, alla partita ufficiale numero 600 con la maglia della Roma (finora 463 di campionato, 50 di Champions, 30 di Coppa Uefa, 6 di Europa League, 45 di Coppa Italia e 5 di Supercoppa Italiana). Il capitano, secondo le indiscrezioni provenienti da Trigoria, dovrebbe cominciare dal primo minuto, con Borriello inizialmente in panchina. «Complimenti a Francesco, seicento sono tante... Lui è un valore per la Roma. Per un periodo non è stato al meglio, ma nelle ultime partite anche fisicamente l’ho visto bene, anche a Genova. Io punto molto su di lui». A proposito di condizione atletica, Montella lascia trasparire un’altra polemicuccia con Ranieri. «Se ci sono differenze sulla preparazione atletica? Questa domanda me l’aspettavo, ma faccio fatica a rispondere perché non vorrei essere interpretato male. Io non giudico quello che è stato fatto prima perché non l’ho visto. Noi lavoriamo in un certo modo, cercando di mantenere dei ritmi alti in allenamento per quanto possibile». Infine, sul tranello andato a vuoto dello Shakhtar con protagonista De Rossi. «Forse ci temono in vista della gara di ritorno, ecco perché si sono comportati in quel modo. La Roma è forte e il discorso qualificazione non è chiuso, ce la andremo a giocare. Io ci credo, noi ci crediamo».