(Il Messaggero - M. Ferretti) Se la vittoria contro il Palermo era stata accompagnata da un po’ di buona sorte, la sconfitta di Genova appare verdetto troppo pesante per la Roma, battuta per la prima volta in campionato in parità numerica.
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“La voglio così”
(Il Messaggero – M. Ferretti) Se la vittoria contro il Palermo era stata accompagnata da un po’ di buona sorte, la sconfitta di Genova appare verdetto troppo pesante per la Roma, battuta per la prima volta in campionato in parità numerica.
Luis Enrique, a fine gara, è andato sotto lo spicchio di stadio dove c’erano i tifosi giunti dalla capitale e li ha applauditi, ringraziandoli. «Mi dispiace per i tifosi, ma io sono contento anche se abbiamo perso perché questa è la nostra proposta di calcio, questo è il nostro gioco. Il risultato è ingiusto: abbiamo giocato bene, e di questo sono contento. Usciamo dal campo sconfitti, ma a testa alta», le parole di Luis. Come nel derby o contro il Siena, calo difensivo nel finale e uomo libero dentro l’area... «È una situazione particolare, palla inattiva, lo so. Il risultato più giusto sarebbe stata la vittoria della Roma, però. Ho fatto i complimenti a Malesani, ma nella mia testa resta la cosa che considero più importante, cioè la nostra prestazione». I quattro attaccanti nel finale? «Abbiamo visto che il Genoa era tutto dietro e così abbiamo aperto il campo il più possibile. Volevo vincere, come sempre. È la mia filosofia. So che in Italia tutte le squadre giocano dietro come ha fatto il Genoa, ma noi facciamo sempre la nostra proposta di calcio: pressing e difesa alta. Io preferisco questa situazione e penso che è per questo che mi hanno chiamato a Roma. Qui a Genova per la prima volta ho vista la mia Roma, anche se i loro gol sono arrivati da due nostri errori. Ho fatto i complimenti per questo ai ragazzi, che erano molto delusi. Dobbiamo migliorare, certo, ma quella che ho visto stavolta è la Roma che piace a me». E sabato il Milan. «Io non ho paura di nessuno. La Roma saprà rialzarsi: il calcio non può essere sempre ingiusto, ce la faremo. Ripeto, la mia squadra ha fatto una gran bella gara e il risultato è bugiardo. Se la rigiochiamo dieci volte, sette volte la vinciamo». Archiviata la partita contro il Genoa, terza sconfitta in campionato, la Roma da oggi comincia a pensare alla sfida di sabato all’Olimpico (ore 18) contro il Milan. Luis Enrique spera di poter recuperare Pjanic, assente sia contro il Palermo che ieri a Genova per un affaticamento muscolare ma, al momento, la presenza del bosniaco contro i campioni d’Italia non è assolutamente certa. Pjanic ha ricominciato a fare qualcosina sul campo, ma a partire da oggi dovrà dimostrare a Luis di essere in condizioni ottimali altrimenti resterà ancora fuori. Rosi, infortunatosi nel derby, sta lentamente recuperando ma il tempo che manca alla partita contro il Milan non è molto, così il suo rientro in squadra potrebbe avvenire soltanto a Novara, prima della sosta per gli impegni delle Nazionali. E dopo la sosta tornerà anche Totti.
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