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Primavera, Supercoppa: la Roma cala i pezzi forti

(La Gazzetta dello Sport – F.Oddi) – Alla Roma ancora brucia la finale di Coppa Italia persa all’Olimpico lo scorso marzo, a Verre, Caprari e Viviani l’esito dell’ultima apparizione nello stesso stadio con lo Slovan,

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - F.Oddi) - Alla Roma ancora brucia la finale di Coppa Italia persa all'Olimpico lo scorso marzo, a Verre, Caprari e Viviani l'esito dell'ultima apparizione nello stesso stadio con lo Slovan,

alla Fiorentina l'aver mancato la finale di un campionato Primavera in cui pensavano di essere i più forti, e probabilmente lo erano pure, se Renato Buso non a caso esonerato non fosse stato capace di farsi incartare da Devis Mangia — attuale allenatore del Palermo prima squadra — una semifinale che stava giocando in 11 contro 8.

Prove d'intesa In tutto questo, alle 21 all'Olimpico diretta SportItalia1, andrà in scena una Supercoppa che sarà anche il primo atto della tanto sbandierata collaborazione tra Primavera e prima squadra, quella per cui Sabatini ieri era in conferenza a Trigoria, al fianco di De Rossi. Prima che cominciasse il fuoco incrociato sul caso Totti, il direttore sportivo ha fatto in tempo a spiegare che la Primavera servirà per testare i giocatori presi per Luis Enrique ma non ancora considerati pronti, come Tallo e Nego. E se del bomber ivoriano ex Chievo — che si è allenato poco, potrebbe partire dalla panchina — si sapeva già, ha sorpreso la notizia sul francese, reduce dal Mondiale Under 20, che ieri ha fatto le visite mediche, e nel pomeriggio era già tra i convocati, praticamente senza aver visto il campo d'allenamento. È un '91, in Primavera può giocare grazie alla regola dei fuoriquota, fa il terzino destro, ruolo in cui la Primavera, con Sabelli, è più che coperta. Tutto il resto della difesa è un rebus: il terzino sinistro che il 30 marzo coi viola partì titolare Frascatore è al Benevento, quello che subentrò Amendola al Palestrina, l'unico rimasto Barba potrebbe servire al centro, visto che Antei è passato al Grosseto, e Romagnoli e Carboni sono ko. A meno che non spunti in campo proprio Nego.

Tornano i big In tutto questo, il centrocampo è roba da grandi, visto che Luis Enrique ha concesso Viviani e Verre, che con lo Slovan hanno giocato più di Totti e Borriello. Loro due più Ciciretti è tanta roba, tanto che De Rossi si è preso la responsabilità di scartare il romeno Florentin Matei, svincolato in prova, che pure era sembrato molto bravo «visti i centrocampisti che già abbiamo, ho deciso che non ci serve». Se Luis Enrique ha dato i grandi, Mihajlovic non è stato da meno: la presenza di Camporese 9 gettoni in A era prevista, non quella di Babacar, che non gioca in Primavera da un anno e mezzo.

Rivincita «Quella finale persa l'anno scorso — ha commentato De Rossi — ci ha aiutato molto a crescere. I miei ragazzi in quell'occasione l'emozione di giocare all'Olimpico davanti a tutta quella gente l'hanno pagata, ma ora il gruppo è cresciuto. E non credo sia un problema riavere giocatori che hanno giocato in prima squadra: ci sono stati cali di concentrazione in passato, ma non credo succederà stavolta».