(Il Romanista - T.Cagnucci) Alla fine Totti ha parlato più con Luis Enrique che con Sabatini.
rassegna stampa roma
Per il capitano parla il campo
(Il Romanista – T.Cagnucci) Alla fine Totti ha parlato più con Luis Enrique che con Sabatini.
Al di là dei minuti e dei cronometraggi più o meno puntuali, dal punto di vista dei significati vedere Francesco sorridente e carico in campo, parlicchiare con l’allenatore che secondo trequarti d’Italia avrebbe deciso scientemente di farlo fuori dall’Europa League e dalla Roma ma che domenica gli dà la maglia da titolare, vederlo correre, segnare e ridere è l’unica cosa che conta.
Domenica gioca la Roma, domenica gioca Totti. Ricominciamo da qui. Anche perché c’è chi giura che Totti sia stato trenta minuti nello studio di Sabatini, chi giura che non si siano proprio visti, chi smentisce l’esistenza di Totti (d’altronde gli atei esistono): di sicuro il direttore sportivo e il capitano si sono incrociati e salutati. Non c’è stato nessun faccia a faccia, nessuna resa dei conti, d’altronde era un’attesa mediatica più che quella dei protagonisti.
Totti aspetta soprattutto l’arrivo di Franco Baldini, uscirà dal suo letargo dialettico dopo che l’avrà fatto il direttore generale (a proposito: lo sbarco s’avvicina).
La conferenza stampa di Sabatini lo ha lasciato "mezzo e mezzo", anzi la prima impressione era stata più positiva che negativa, prima che l’eco mediatico diventasse assordante anche per orecchie pure. E la prima parte del discorso era stata apprezzata, la seconda un po’ meno, ma è quella in cui il direttore sportivo era andato a rispiegare concetti chiari eppure non compresi: quand’è così ci si confonde.
Fatto sta che questa settimana doveva essere quella della normalizzazione, ieri da questo punto di vista è stato il miglior lunedì possibile. Anche Bojan ha confermato a una radio catalana che Luis Enrique sta portando una mentalità vincente, che sta ritrovando il sorriso, Gago ha detto che Totti è un esempio, De Rossi, ieri l’altro, aveva fatto la sintesi: «Il nostro tecnico e Francesco sono due fortune, ma la città continua a dividersi in fazioni. Io voglio vedere tutti tifosi della Roma». Ieri la Roma è tornata a sembrare quello che era a Riscone: un progetto, una squadra, un’avventura. Presto molti capiranno che tutto deve ancora iniziare. Luis Enrique sorride e Totti è in forma. Questo non si può strumentalizzare.
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