(Il Romanista - D.Galli) See you later. A presto. Oggi, Thomas Richard DiBenedetto tornerà nella sua Boston, dove si farà immediatamente sistemare l’incisivo, che gli si era scheggiato giovedì a Firenze.
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Per DiBenedetto niente Roma-Juve. Oggi torna a Boston
(Il Romanista – D.Galli) See you later. A presto. Oggi, Thomas Richard DiBenedetto tornerà nella sua Boston, dove si farà immediatamente sistemare l’incisivo, che gli si era scheggiato giovedì a Firenze.
Alle 14.40 prenderà il volo Alitalia/Delta AZ 00610, direzione New York. Quindi, niente Roma-Juve. Adesso è ufficiale. Già ieri fonti vicine allo staff di DiBenedetto escludevano nel modo più assoluto che il futuro presidente giallorosso potesse assistere, questa sera, all’Olimpico alla madre di tutte le partite. Sarebbe un’americanata alla Tim Barton, che si comportava da presidente del Bari pur non avendo ancora acquistato il Bari. E questo modo di agire non è nello stile di DiBenedetto. Il leader della cordata a stelle e strisce si è concesso un turno di stop. Un giorno di relax. Ieri era a Bologna con il figlio Thomas. Nel capoluogo emiliano ha incontrato i suoi amici della Johns Hopkins University. Non avrebbe avuto in agenda appuntamenti di lavoro, il grosso è stato fatto nei giorni scorsi. Martedì DiBenedetto ha concluso l’accordo con Unicredit per la cessione del club, poi ha incassato il mezzo sì di Baldini e il sì pieno di Sabatini per la new Roma. Lo studio Tonucci, l’advisor che cura da mesi per suo conto gli aspetti contrattuali (e non) dell’operazione, sta sistemando tutte le carte in collaborazione con gli studi Grimaldi e Carbonetti, che lavorano per Unicredit. In realtà, per DiBenedetto non sono state ventiquattrore di totale pace. Il suo cellulare ha squillato in continuazione. Comprensibile. La data del 15 aprile, quella in cui la Roma passerà di mano, è ormai vicina. E arrivare il prima possibile alle firme non è solo nei piani della cordata USA. Anche Piazza Cordusio vuole cercare di concludere il procedimento di vendita nei tempi previsti. «Il nostro obiettivo è di chiudere entro metà aprile. Siamo allineati alle aspettative di raggiungere un accordo entro fine marzo. L’abbiamo fatto. Siamo sulla strada buona», spiegava ieri l’amministratore delegato della banca, Federico Ghizzoni. «Stiamo rispettando – ha sottolineato l’ad - i tempi fissati con gli attuali potenziali acquirenti, rappresentati da Thomas DiBenedetto». Siamo alla stretta finale. Salvo slittamenti, altri dodici giorni e la Roma parlerà americano
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