rassegna stampa roma

Pallotta sonda i mercati per un finanziamento da 300 milioni per il nuovo stadio

Il patron giallorosso avrebbe presentato una richiesta di finanziamento a banche di profilo internazionale, senza però trovare al momento riscontri positivi

Redazione

Una quota della Roma da 75 milioni  in vendita per permettere l’ingresso di un nuovo socio. Ieri l’agenzia Bloomberg ha lanciato l’indiscrezione  secondo cui il presidente James Pallotta starebbe valutando la possibilità di cedere circa il 40% del proprio pacchetto azionario. In serata però è arrivata la smentita del patron giallorosso con una nota diffusa attraverso il sito della Roma. “In relazione a quanto pubblicato da Bloomberg in data odiernala Roma smentisce l’ipotesi di cessione di una quota del club da parte dell’attuale proprietà. Il presidente Pallotta precisa di aver parlato con l’estensore dell’articolo smentendo la circostanza di essere alla ricerca di investitori nel club, seppur ricevendo periodicamente manifestazioni di interesse da parte della comunità finanziaria internazionale. Il presidente ha altresì precisato al giornalista che nuovo capitale sarà raccolto per finanziare la costruzione del nuovo stadio, una volta che il progetto avrà ottenuto l’approvazione finale, sia internamente sia esternamente all’attuale compagine proprietaria”.

Si attende al riguardo l’ok da parte delle Conferenza regionale dei servizi che da poco ha iniziato a valutare il progetto e ha 180 giorni per espletare l’attività. L’auspicio di Pallotta è quello di veder iniziare i lavori nella zona di Tor di Valle già a marzo, mentre l’inaugurazione dovrebbe avvenire nel 2019.  Proprio l’avvio dell’iter amministrativo in ambito regionale, ha spinto Pallotta ad accelerare la ricerca di risorse per il “cantiere”. In particolare, durante la scorsa settimana, il patron giallorosso avrebbe presentato una richiesta di finanziamento di 300 milioni di euro a banche di profilo internazionale. Richieste per le quali al momento non risultano esserci stati riscontri positivi.

(Il Sole 24 Ore - M. Bellinazzo)