(Libero) - Se ne va. No, resta. Il futuro di Thomas DiBenedetto fresco presidente dellaroma continuaa regalare rumors, retroscena e smentite. La voce delle imminenti dimissioni dello “Zio Tom” si erano diffuse nella giornata di ieri.
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Pallotta «scala» la Roma e fa fuori DiBenedetto
(Libero) – Se ne va. No, resta. Il futuro di Thomas DiBenedetto fresco presidente dellaroma continuaa regalare rumors, retroscena e smentite. La voce delle imminenti dimissioni dello “Zio Tom” si erano diffuse nella giornata di ieri.
Alla base di questa decisione ci sarebbe una resa dei conti all’interno della cordata statunitense che l’estate scorsa prese il testimone della Roma dalla famiglia Sensi.
Smentiti, invece, i dissidi di DiBenedetto con Unicredit. La battaglia americana sicombatte tra lo stadio nuovo, tourneè in giro per il mondo e il ricorso ai new media. Ma soprattutto sulla volontà di James Pallotta di prendere sempre più potere all’interno della cordata, a discapito naturalmente dello “Zio Tom”. A spiegare queste nuove strategie è stato lo stesso Pallotta in un’intervista rilasciata al “New York Times” ad appena 48 ore dal prossimo cda della Roma, quello che dovrebbe sancire il salto in avanti di Pallotta.
Come? Nel cda didomani dovrebbero lasciare le rispettive poltrone due soci Usa Michael Ruane e Richard D’amore. Proprio sulla loro sostituzione, si sarebbero create divergenze di vedute tra il presidente romanista e Pallotta. Il cda, infatti, dovrà rimpiazzarli per cooptazione con altri due consiglieri indicati dalla cordata statunitense.
I soliti rumors hanno scovato i nomi di Mark Pannes «co-managing director» del fondo “Raptor Accelerator” di Pallotta, insieme a un altro manager sempre vicino al proprietario dei Celtic. Un cambiamento che permetterebbe a Pallotta di assumere il ruolo di socio forte del gruppo americano. Di questo si è discusso ieri in una riunione tenutasiaboston (perquestodibenedetto non era allo stadio) tra il neo presidente e il suo socio. Il cda di domani però riveste un’importanza strategica anche per il futuro: oltre ai cambiamenti tra i consiglieri, infatti, si dovranno ratificare le deleghe operative di Dibenedetto come presidente e indicare i compensi per lui e gli altri consiglieri (tettomassimo un milione e 280 mila euro). La riunione infine dovrà anche convocare l'assemblea chiamata a deliberare il prossimo aumento di capitale.
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