Pallotta diserta lo stadio, DiBenedetto pressa la Sensi

(Il Tempo - A.Austini) Arrivederci Roma. James Pallotta è partito per Londra ieri sera, senza passare all'Olimpico. Una questione di stile: il socio di Thomas DiBenedetto ha preferito lasciare il palcoscenico alla vecchia proprietà ancora in carica nella serata che ha chiuso l'era Sensi.

Dopo un consulto con i suoi uomini di fiducia italiani, Pallotta ha così cambiato i programmi e quando la partita con la Samp non era ancora iniziata si è diretto a Ciampino dove lo aspettava il suo jet privato. Nei prossimi giorni inconterà a Londra Baldini, il futuro dg del club. La nuova proprietà ha fretta di insediarsi, soprattutto per cambiare le strategie del club in Lega, dove Rosella Sensi sta rappresentando la Roma (e soprattutto se stessa) nella battaglia sulla ripartizione dei diritti tv. Le ultime proiezioni parlano chiaro: secondo la posizione sostenuta dalle altre quattro grandi (Juventus, Milan, Inter e Napoli), gli introiti stagionali della Roma si aggirerebbero sui 58-59 milioni di euro contro i potenziali 60-62 previsti dal criterio di suddivisione proposto dalle altre 15 squadre di serie A.

La Sensi, candidata alla presidenza della Lega, continua però a sposare la posizione delle grandi. Le spiegazioni fornite finora da Unicredit non sono ritenute esaudienti dagli americani: DiBenedetto chiede un cambio di rotta prima che sia troppo tardi. Ma sono escluse azioni legali.