All'indomani del pareggio casalingo contro il Parma, ecco i voti ed i giudizi sulle prestazioni dei giallorossi da parte di alcuni quotidiani presi in esame.
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Roma-Parma 0-0 LE PAGELLE DEI QUOTIDIANI Qualcosa di buono da Nainggolan, Florenzi e Cole. Verde si dà da fare, ma il resto è un disastro
Dito puntato soprattutto su Garcia per la mancanza di gioco e per le scelte di formazione.
IL MESSAGGERO pagelle a cura di Alessandro Angeloni
DE SANCTIS NG
Si nota per la divisa blu, ma non la sporca nemmeno. E ci mancherebbe pure.
FLORENZI 6
Nella confusione generale, torna a fare il terzino. E’ uno dei meno peggio: fa su e giù per il campo fino a perdere la lingua. Qualche palla buona messa in mezzo su calcio piazzato e non solo.
MANOLAS 4,5
Rischia un fallo scapestrato, in area, su Lucarelli. Perde un pallone killer in mezzo al campo mentre la squadra era in risalita. Poco lucido anche lui.
YANGA MBIWA 5
Se si comincia ad andare in difficoltà con Belfodil, vuol dire che non siamo alla frutta, ma al caffè. Meglio quando va a cercar fortuna in avanti, il che è tutto dire. Involuto.
COLE 6
Attivo e reattivo, pur restando il fratello del Cole della Premier. Ha prima sulla testa e poi sul sinistro le palle della resurrezione, ma le fallisce. Non è proprio aria, evidentemente.
KEITA 5
Dopo le prime partite si diceva che la Roma non potesse fare a meno di Keita. Di questo, invece, se ne può fare a meno: stanco, confuso, perde più palloni di quelli che recupera. Stanco anche lui, forse. L’età e il passato (di livello) in prima linea presentano il conto. Sfiora il gol di testa, ma è un lampo.
DE ROSSI 5
Si ritrova in campo dopo l’assenza per il problema al polpaccio. Non è in condizione e, con una squadra ferma, è anche difficile presentare qualcosa da tramandare ai posteri. Esce dopo 13 minuti della ripresa.
NAINGGOLAN 6
Corre, spinge, si dà da fare per se e per gli altri, è quello che ci prova di più, dall’inizio alla fine. Tiri, palle gol (per Doumbia). Ma non basta. Affonda insieme con gli altri, ma la cresta resta a galla.
LJAJIC 6
Protagonista, nel primo tempo, delle due occasioni più limpide: in una si vede respingere il tiro da Lucarelli, nella seconda calcia fuori di poco dopo un dribbling in area da urlo. Nella ripresa parte benino, ma Garcia lo toglie. Mah.
DOUMBIA NG
Non sa dove si trova, nemmeno come si chiamano i suoi compagni e viene gettato nella mischia. Non struscia un pallone, quei pochi li sbaglia e la sua prestazione se ne va senza lasciare traccia. Gioca male, è vero, ma in quel contesto non può avere colpe. Semmai è più responsabile che gli ha messo addosso tutte quelle responsabilità. Esordio con contestazione, un record.
GERVINHO 4
Come Doumbia ma con parecchie colpe in più. Nei due tempi azzecca un tiro che Mirante potrebbe stoppare di petto ma sceglie il tuffo per i fotografi. Il Messia è tornato, sgomma per la gioia di tutti, ma sembra ingolfato.
VERDE 6
Non decisivo come a Cagliari ma conferma di essere, almeno lui, in condizione e all’altezza della situazione. Nel grigiore generale, una buona figura. E rischia anche di segnare il gol dell’1-0, ma gli capita sul destro.
PAREDES NG
Si riposiziona nel ruolo di trequartista, ma stavolta non gli capita la palla d’oro, né per gli altri né per se stesso. Non sbaglia, ma non riesce a dare quello che ci si aspettava. Pure mezzo febbricitante.
SANABRIA NG
Una verticalizzazione su Verde poteva trasformarsi in assist vincente.
GARCIA 4
Mandare in campo contemporaneamente Gervinho e Doumbia non è stata una brillante idea. La Roma cammina, è lenta, prevedibile, crea poco e ciò che crea sembra spesso casuale. Il gioco non esiste più e i cambi sono discutibili: fuori Ljajic, uno dei più attivi e Doumbia esposto ai fischi dei tifosi al suo primo giorno di scuola. Pareggiare con il Parma era l’ultima cosa messa in preventivo. Eppure...
GAZZETTA DELLO SPORT pagelle a cura di Massimo Cecchini
DE SANCTIS, 6:
Voto devoluto ai fantacalcisti: neppure un tiro
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MANOLAS, 5:
Belfodil lo impegna al minimo sindacale, ma riesce a dare una inutile spinta da rigore a Nocerino. In difficoltà
YANGA-MBIWA, 5,5:
Uomo da battaglia, non da riposo. Il supporto che dà in appoggio denuncia tutti i limiti di tocco
COLE 5,5:
Il fatto che la manovra pencoli soprattutto a destra denuncia tutti i suoi limiti, santificati dallo sfortunato palo che colpisce di testa
NAINGGOLAN, 6,5:
Il Ninka prova a fare il centrocampista di lotta e di governo. Meglio la prima fase (12 palle recuperate), ma è vivo.
DE ROSSI, 5:
La ruggine del rientro si nota soprattutto nella lentezza che usa nel giro palla. Al momento del cambio è stupito, e poco felice.
VERDE, 6:
Entra per dare vivacità a un attacco spento, e ci riesce
KEITA, 5:
Uscito De Rossi, prende il volante ma non fa niente di meglio.
LJAJIC, 6:
Le unica giocate di classe le regala lui: la sua uscita ha segnalato la resa (PAREDES S.V.)
DOUMBIA, 4:
Un elefante al Polo: lento, svagato, fuori da tutto. I fischi sono un brutto benvenuto (SANABRIA S.V.)
GERVINHO, 5:
Giusto un paio di spunti: anche i ghepardi per fare gol devono allenarsi.
FLORENZI, 6,5 :
Se è lui quello che gioca più palloni (100) e crossa di più (9), si capisce come il suo impegno da terzino funzioni forse troppo bene, visto che diventa l'anima del gioco
ALL. GARCIA, 4,5:
Sorprende l'ostinazione nel puntare sui "nomi" a discapito della forma: così si perde la coesione del gruppo
[12.15.14] Bruno Di Benedetto: ok e pure
LEGGO pagelle a cura di Fabio Maccheroni
DE SANCTIS NG
Un’uscitaccia e nient’altro. Per fortuna. Serve un portiere.
FLORENZI 6 La sua presenza come esterno basso è dettata dall’impresentabilità di Maicon e Torosidis. Lotta, ci prova, crossa (per chi?). Ammette di essere confuso, ma più confuso di lui è chi tiene il timone di questa Roma.
MANOLAS 4 Al 28’ commette fallo da rigore su Nocerino, se l’arbitro se ne fosse accorto, sarebbe stato espulso. Poi raccoglie altre figuracce contro Belfodil.
YANGA MBIWA 5 Pesciolino nella burrascosa difesa romanista.
COLE 5,5 Addirittura un paio di conclusioni, qualche recupero e, naturalmente qualche battuta a vuoto. Altro elemento inserito negli unidici per mancanza di alternative.
KEITA 5,5 Male nel primo tempo, non brilla nella ripresa. Spesso sembra domandarsi a chi potrebbe passare la palla. Lo domandi a Garcia.
DE ROSSI 5 Non è in buone condizioni, non è in una buona squadra, soprattutto è davanti a una difesa zoppa (12’ st Verde 6,5: ha ragione Garcia, non bisogna creare pressione su un ragazzo di 18 anni. Però se gioca meglio dei fenomeni venuti dall’Africa a miracol mostrare, forse sbaglia anche chi per evitargli pressioni lo sbatte in panca).
NAINGGOLAN 7 Corre, generoso, tira (come può e come sa), non si arrende. Non fa il bucato come la lavatrice Strootman, ma non ci fosse lui la Roma sarebbe terra di nessuno.
LJAJIC 7 Voto generoso? Ci prova sempre. Nel ruolo di vice Totti, convince. Sappiamo benissimo che non è Totti (come diceva Vucinic, non ha neppure un «T» del capitano), ma raramente lo avevamo visto così, determinato, voglioso di risolvere una partita (26’ st Paredes ng: titolare dei dimenticati).
DOUMBIA NG Garcia ripete l’errore Ibarbo, lo prende e lo butta nella mischia alla cieca, Doumbia applaude i compagni, sorride a tutti (39’ st Sanabria ng: altro titolare dei dimenticati).
GERVINHO 4 È tornato, finalmente.
GARCIA 3 Champion de France, de Lille e delle illusioni giallorosse. Non ne indovina una da tempo. Ormai mulina le braccia come chi sente l’acqua alla gola e rischia di annegare: e quindi dentro Ibarbo, poi Doumbia che non ha fatto nemmeno in tempo a fare una doccia con i compagni. Aspettava Gervinho perché senza Gervinho non vince nemmeno a pari e dispari, ma ha dimenticato che quando la Roma funzionava a lanciare il suo golden boy era il vecchio Totti. La Roma gioca peggio di: Sassuolo, Empoli, Cagliari, Parma, Palermo... Ci sarà un motivo, o è colpa della Coppa d’Africa?
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