rassegna stampa roma

Osvaldo lancia la Roma

(Corriere dello Sport – P.Torri) Fateli giocare sempre qui. Per i tifosi non sarebbe neppure un problema, sarebbero disposti a pre­sentarsi a Parma sempre in migliaia.

Redazione

(Corriere dello Sport - P.Torri) Fateli giocare sempre qui. Per i tifosi non sarebbe neppure un problema, sarebbero disposti a pre­sentarsi a Parma sempre in migliaia.

Ottava vittoria nelle ultime apparizioni al Tardini, prima in questo campionato e, soprattutto, la sensazione di vedere la luce in fondo al tunnel. Ci voleva, eccome se ci voleva e per renderse­ne conto bastava guardare la faccia stravolta di Luis Enrique a fine par­tita. Tre punti che valgono un futuro, con la benedizione di mister Tom DiBenedetto in tribuna ( prima del fi­schio d’inizio gli è stato presentato anche il designatore degli arbitri Braschi), affiancato da Joe Tacopi­na, l’ad Claudio Fenucci, l’avvocato Mauro Baldissoni, tutti a fine partita con il sorriso dei giorni migliori. Co­me quello di Pablo Osvaldo, secondo gol nelle ultime due partite, questa volta però decisivo, una capocciata che a noi vecchi cronisti ci ha ricor­dato Roberto Pruzzo, capace, di te­sta, di mettere il pallone nel punto esatto desiderato. ANIMA -L’italo-argentino, dopo aver visto quel pallone finire in fondo al­la rete, ai tifosi giallorossi ha regala­to pure una mitraglia di stampo bati­stutiano per un’esultanza, dopo leorecchiemostrate ai tifosi dopo la re­te realizzata al Siena, ancora una vol­ta rabbiosa e, forse pure un po’ pole­mica. Perchè Roma non è una città che non si fa sentire, Osvaldo ha sen­tito bene che non è stato accolto con il tappeto rosso. Certo, se risponde così, fischiatelo ancora:« Non mi interessa nulla quello che dicono i giornalisti e i tifosi, io quando gioco do sempre l’anima in campo e questo Luis Enrique lo vede e lo sa. Per noi questa è una vittoria fondamentale e siamo felici di averla centrata. Ave­vamo bisogno di liberarci la testa dopo un inizio di stagione in cui abbiamo fatto fatica a fare gol e vincere le partite. Ora credo che le cose potran­no andare soltanto me­glio. Meritavamo questa vittoria, se non altro per i tanti sacrifici che stiamo facendo. Il gol mi è sembrato un bel gol, quel pallone mi è arrivato giusto sulla testa e sono riuscito a metterlo proprio dove volevo e, soprattutto, dove non poteva arrivare il portiere avversario. Poi abbiamo avuto anche altre occasioni per chiudere definiti­vamente il conto, ma non ci siamoriusciti, in compenso questa volta la fortuna è stata dalla nostra parte al contrario delle precedenti partite. In futuro dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista e sono certo che ci riusciremo ».LUIS -Quello che ren­de ottimisti, al di là della vittoria, pesan­tissima, qui a Parma, è che i giocatori sono dalla parte di Lucho. Lo vedi da come gio­cano, da come cerca­no di eseguire quello che vuole l’asturiano, dalle parole che tutti, quando ne hanno la possi­bilità, dicono nei confronti del tecni­co spagnolo. Figuratevi, allora, cosa può dire Osvaldo, fin qui sempre ti­tolare nelle quattro partite di cam­pionato, in attacco come lui solo Tot­ti, ma soprattutto l’attaccante che più di qualsiasi altro acquisto, Lucho ha voluto, al punto da mettere il ds Sabatini nelle condizioni di dare al­l’Espanyol quello che l’Espanyol chiedeva, quindici milioni più bo­nus. Tanta roba, ma se le risposte so­no queste, due gol in quattro partite, chissà che alla fine non si pos­sa dire che sia stato un affare:« Noi ci credia­mo fino in fondo a Luis. Lui vuole un calcio bel­lo e d’attacco, vuole i gol, far divertire i tifosi, vincere. Ma è chiaro che quando si percorrono strade nuove è necessario un po’ di tempo perché tutte le cose vadano a posto. C’è ancora molto da fare e migliora­re, però sono sempre più convinto che questa Roma potrà fare grandi cose».