(Il Tempo-G.Giubilo) Due poltrone disponibili, le milanesi hanno ipotecato la presenza nell'Europa che conta e sembrano destinate a contendersi fino all'ultimo minuto il gradino più alto del podio.
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Nove partite per decidere il fut uro dei tecnici di Roma e Lazio
(Il Tempo-G.Giubilo) Due poltrone disponibili, le milanesi hanno ipotecato la presenza nell’Europa che conta e sembrano destinate a contendersi fino all’ultimo minuto il gradino più alto del podio.
A nove giornate dalla fine, un esame dei calendari relativi alle contendenti: Napoli, Udinese, Lazio e Roma in rigoroso ordine di classifica, giallorossi rimessi in corsa dal derby vinto, laziali per la prima volta fuori dalle prime quattro ma con ampi margini di recupero. La sola destinata a giocare cinque volte in trasferta e quattro in casa è la Lazio, le altre avranno in cinque occasioni il conforto del fattore campo. Però attenzione, perché la capolista non sarà cliente comodo né per l'Olimpico giallorosso, né per il Friuli all'ultima giornata. Per inciso, tra gli allenatori che devono gestire la rincorsa, il solo decisamente blindato è Guidolin, difficile che la famiglia Pozzo possa ipotizzare altri orientamenti dopo questa incredibile stagione.
Montella dovrà attendere la fine della stagione per sapere se la nuova professione avrà un seguito dove si è appena avviata, per ora si è guadagnato stima e fiducia, una risposta attendibile si potrà avere quando i nuovi padroni presenteranno il loro staff dirigenziale italiano, settore tecnico compreso. A Reja la tifoseria rimprovera quel perseguire la normalità che però ha prodotto finora risultati superiori a ogni attesa. Infine i piccoli bisticci a mezzo stampa tra De Laurentiis e Mazzarri, con le voci sui presunti approcci della Juventus potrebbero mettere fine all'avventura napoletana di un tecnico bravo sul campo e dialetticamente insopportabile. Proprio il Napoli sembra avere l'approccio più morbido alla volata con due partite interne a seguire, anche se con avversari tosti, prima il Cagliari e poi la Lazio, diretta concorrente. Il San Paolo avrà altri visitatori terribili come l'Udinese e l'Inter. Sul cammino della Lazio, tre trasferte poco promettenti, a Napoli alla trentunesima, a Milano con l'Inter e infine a Udine alla terzultima. I friulani ospiteranno nell'ordine il Catania, la Roma, il Parma e la Lazio, infine il Milan per l'ultima recita. Trasferta dura quella di Napoli, impegnativa quella di Firenze, sicuramente non impossibili quelle di Lecce e Verona. Una curiosità, proprio il Lecce e la Juventus potrebbero prendersi il ruolo di arbitri della volata, con tre presenze ciascuna nei calendari delle pretendenti.
Tutt'altro che tenero, nella fase iniziale, lo sprint che la Roma dovrà produrre per recuperare un paio di posizioni, per non doversi adeguare alla deprimente vicenda dell'Europa League. Si parte infatti dalla trasferta di Firenze, insidie incontestabili il gran momento dei viola e qualche problema sulle fasce per la squalifica di Vucinic, poi la visita di una Juventus che vuole recuperare una dimensione meno avvilente, prima del viaggio a Udine. Sono le tre partite che dovranno dare un'esatta misura delle chances europee, al momento non esaltanti, dei romanisti, poi fino al traguardo impegni abbordabili, a parte la sfida casalinga con il Milan. Un'impresa, tutto sommato, ma il tifo è autorizzato a sperare.
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