rassegna stampa roma

Multa, si può? Repubblica: No. L’esperto: Sì

(Il Romanista – D.Giannini) – «La sanzione ad Osvaldo? La Roma può agire come qualsiasi datore di lavoro. Ovviamente se decidesse di farlo». La precisazione sulle modalità tecniche della multa che la società comminerà...

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) -«La sanzione ad Osvaldo? La Roma può agire come qualsiasi datore di lavoro. Ovviamente se decidesse di farlo». La precisazione sulle modalità tecniche della multa che la società comminerà all’attaccante italo-argentino, arriva dalle parole dell’avvocato Mario Stagliano, ex vice capo dell’ufficio indagini della Figc.

Una precisazione necessaria dopo l’analisi fatta sulla questione da Fulvio Bianchi all’interno della sua rubrica su Republica, “Spy Calcio”. Nella quale si legge che la Roma vuole multare Osvaldo «ma non può farlo perché il contratto collettivo dei calciatori è stato firmato ma manca ancora il regolamento dei collegi arbitrali che devono decidere in caso di vertenze fra club e calciatori». «Fulvio la vede in un’ottica di diritto tra gentiluomini – dice Stagliano a Il Romanista -. Presumo che la Roma decida di proporre la sanzione, congelandola in attesa della firma del Contratto Collettivo e della nuova istituzione dei Collegi Arbitrali. Ma nulla le vieterebbe, in questa fase, con i contratti che non sono stati sottoscritti, con i collegi arbitrali che non sono stati istituiti, con le norme arbitrali transitorie che non sono state approvate, che la Roma dica al giocatore “tu mi dai tot mila euro e per 10 giorni sei fuori. Poi sei vuoi, eventualmente, vai davanti al giudice del lavoro”». Perché solitamente per le multe le società dovano rivolgersi alla Lega? Perché questo era previsto dall’accordo economico collettivo pre-vigente. Ma ora che è scaduto, la Roma, trattandosi di un dipendente, può fare un procedimento disciplinare come avviene per tutti i lavoratori subordinati (ed i calciatori sono lavoratori subordinati). Poi, eventualmente, il dipendente va ad opporsi di fronte al giudice del lavoro.

Il denaro della multa comunque rimane alle società? Certamente. E se tutti gli accordi fossero in vigore? La sanzione rimane sempre alla società. In questo caso la Roma pagherebbe una parte in meno dello stipendio. Se un lavoratore dipendente commette una mancanza nell’adempimento delle proprie funzioni può essere sanzionato, anche con la sospensione di alcuni giorni. E’ evidente che i giorni non lavorati, non vengono retribuiti. Le società sono libere di farlo? E perché ci si rivolgeva alla Lega? Prima c’era la norma che imponeva una sanzione al massimo del 30 per cento della retribuzione mensile, ma la comminatoria andava proposta al Collegio Arbitrale della Lega e poi il Collegio Arbitrale materialmente doveva dire se era giusto. Oppure diceva che non era stata commessa alcuna mancanza. Oggi però questo regime manca. Quindi la Roma può agire come agirebbe qualsiasi datore di lavoro. Ovviamente se decide di farlo. In altri termini può aprire il procedimento disciplinare e poi dà 7 giorni al giocatore per mandarle le controdeduzioni. In linea di principio è questo. Poi cosa succederà all’atto pratico e quali saranno le decisioni che prenderanno in società francamente non lo s