rassegna stampa roma

Montella, pugno di ferro

(Il Messaggero – U.Trani) «Sì, mi sento pronto e molto motivato». Al telefono da casa, a metà mattinata e rispondendo alla chiamata di Rosella Sensi da Trigoria, Vincenzo Montella conferma la sua disponibilità a diventare il nuovo...

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani)«Sì, mi sento pronto e molto motivato». Al telefono da casa, a metà mattinata e rispondendo alla chiamata di Rosella Sensi da Trigoria, Vincenzo Montella conferma la sua disponibilità a diventare il nuovo allenatore della Roma.

Traghettatore, per ora, perché nell’accordo non c’è alcuna opzione per l’anno che verrà. Anche se, come gli ha ricordato la presidentessa, non si sa mai. Il suo contratto con il club giallorosso scade il 30 giugno del 2012 e quindi non a fine stagione. «Sono orgoglioso e fiero di questo incarico. E molto determinato. Per me l’annata non è finita nè compromessa». Concetti che esprime ai dirigenti e anche ai suoi ex compagni di squadra che ora dovrà guidare alla riscossa.A Bologna, domani nel tardo pomeriggio, l’Aeroplanino sarà in panchina, scomodissima per lui da calciatore. Finalmente ci andrà con il sorriso. E la nemesi vuole che dovrà gestire il turn over offensivo che lo fece arrabbiare da giocatore, sino al punto di lanciare, nella sua Napoli e nella penultima giornnata del torneo dell’ultimo scudetto, una bottiglietta a Capello. «Nella Roma di oggi è diverso», disse Vincenzino in un’intervista esclusiva di qualche settimana fa a Il Messaggero, proprio sulla rotazione degli attaccanti. «Perché ora stanno fuori tutti. Dieci anni fa, restavo fuori sempre io. E non lo ritenevo giusto e mi arrabbiavo». Ripartirà da quella frase e dalla battuta che fece epoca. «Lo chiamai turn ever, proprio perché toccava sempre a me non giocare. E non è vero che segnavo solo se entravo dopo».Avrà la deroga per sedere in panchina in serie A, da iscritto al master di Coverciano e in dirittura per avere il patentino di prima. Quindi non avrà bisogno di un accompagnatore, anche se nel suo staff rivedremo qualche faccia conosciuta. Il vice sarà Aurelio Andreazzoli, il tattico di Spalletti: uomo che piace ai calciatori e professionista aggiornato. Il preparatore sarà Paolo Bertelli, pure lui collaboratore del predecessore di Ranieri. Il preparatore dei portieri sarà Guido Nanni, la new entry sarà Daniele Russo, vice di Montella nei Giovanissimi e portato a Trigoria, due anni fa, proprio dal nuovo allenatore giallorosso. In più sceglierà un altro preparatore atletico che comunicherà in queste ore al club, per migliorare i lavori individuali dei giocatori, soprattutto sulle distanze brevi.Davanti a Rosella Sensi e a tutti i dirigenti giallorossi, Vincenzino ha avuto un breve colloquio con la squadra, dopo l’allenamento affidato nell’emergenza ad alcuni uomini di Ranieri: Capanna, Benetti e Pellizzaro, più Bertelli, coinvolto già da tempo dalla società per affiancare lo staff del tecnico uscente. L’impatto con Montella non è stato soft. Subito è emersa la sua personalità. e il carattere: «Sono qui perché voglio fare questo lavoro nella vita. Ho accettato perché credo nelle mie capacità. Così come credo nelle vostre. Siete un gruppo competitivo, una squadra forte. Molti di voi li conosco, so che cosa potete dare alla Roma e a me. Ma non mi farò condizionare da niente, a cominciare dai rapporti che ho con molti di voi. Sono stato chiaro pure con i dirigenti: non voglio imposizioni o intrusioni». Non ha incrociato Ranieri (forse lo incontrerà dopo Bologna), ha parlato a quattr’occhi con Perrotta, Riise, Pizarro, Totti e altri. Per debuttare al Dall’Ara, ha annullato il viaggio a Barcellona: doveva partire oggi, per andare a studiare gli allenamenti di Guardiola, conosciuto proprio a Trigoria.Anche la Sensi, Conti, Montali e Pradè si sono rivolti ai giocatori. «Cambiamo allenatore ancora una volta. Ma ora non avete più alibi» il concetto della presidentessa, sposato anche dai dirigenti. Montali ha ricordato quanto può costare, in proiezione futura, la mancata qualificazione alla prossima Champions.L’ingaggio di Montella è di 500 mila euro, ma a fine stagione avrà un bonus di 120-150 mila per la promozione in prima squadra. Fissati anche alcuni premi: 200 mila per la qualificazione alla zona Champions, 100 mila se eliminerà lo Shakhtar e 100 mila se vincerà la Coppa Italia.