(Corriere della Sera) «Prendiamo atto delle dichiarazioni di Ranieri. Ci riserviamo di decidere dopo una riunione in programma domani mattina (oggi, ndr) alla quale parteciperanno, oltre a me, i dirigenti e i giocatori».
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Montella favorito, costa poco e ha il sì di tifosi e giocatori
(Corriere della Sera) «Prendiamo atto delle dichiarazioni di Ranieri. Ci riserviamo di decidere dopo una riunione in programma domani mattina (oggi, ndr) alla quale parteciperanno, oltre a me, i dirigenti e i giocatori».
Con un comunicato all’Ansa, Rosella Sensi ha annunciato una delle sue ultime mosse da presidentessa ad interim. Una decisione che non avrebbe mai voluto prendere, proprio lei che aveva scelto Ranieri dopo le dimissioni di Luciano Spalletti, a fine agosto 2009, e che, senza però riuscire mai a portarlo a compimento, aveva proposto al tecnico di San Saba un prolungamento del contratto.Chi prenderà la pesante eredità di Ranieri, visto che la Roma è a 9 punti dal quarto posto in campionato e quasi fuori dagli ottavi di Champions? Il favorito è Vincenzo Montella, 36 anni, 192 partite e 84 gol in A con la maglia della Roma, con la quale ha vinto lo scudetto nel 2001, attualmente allenatore della squadra Giovanissimi (classe 1996), 21 partite vinte su 21, l’ultima ieri, a Prato. E per gli intrecci che la vita riserva spesso come fosse un film, mentre il pullman della prima squadra entrava a Trigoria tra lanci di uova e sassi, stava arrivando anche quello dei ragazzi dell’Aeroplanino, immediatamente osannato dagli ultrà fuori dal centro sportivo. Così va il mondo.
Montella ha spalmato il suo contratto da (ex) calciatore in uno triennale da allenatore da 500mila euro a stagione e non ha un’esperienza da tecnico con i «grandi». La situazione, però, è di assoluta emergenza e, per cercare di salvare il salvabile, serve una figura con requisiti particolari: 1) deve essere accettata da tifosi e giocatori, cioè quelli che hanno scaricato Ranieri; 2) non deve appesantire un bilancio societario già in profondo rosso, in attesa della cordata statunitense di Thomas R. DiBenedetto che, comunque vada, arriverà sempre troppo tardi; 3) deve provare a ridare entusiasmo a un ambiente devastato dalla polemiche, dalle gelosie e da un concetto del professionismo molto sui generis. L’altra possibilità interna porta a Alberto De Rossi, bravo allenatore della Primavera giallorossa che è in testa al suo girone del campionato, in finale in Coppa Italia e ha appena vinto per 7-1 il derby contro la Lazio. Il rapporto di parentela con il figlio, Daniele, in questo caso potrebbe essere più un ostacolo che un vantaggio. Sembra incredibile dirlo in Italia, ma è così. De Rossi padre è un lavoratore serissimo, capace di fare squadra e con uno staff all’altezza. A chi affidare poi la Primavera, unica possibilità concreta di vincere qualcosa? Stamattina sapremo e non è casuale che la Sensi abbia citato, insieme ai dirigenti, anche «i giocatori». Sono loro che hanno abbandonato Ranieri.
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