(Il Tempo) Il tecnico chiede aiuto ai tifosi: ora ci devono stare vicino. Rinnova la sfida: possiamo risalire, abbiamo mezzi e testa.
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Montella all'esordio casalingo, con la sua Roma ospita il Parma
(Il Tempo) Il tecnico chiede aiuto ai tifosi: ora ci devono stare vicino. Rinnova la sfida: possiamo risalire, abbiamo mezzi e testa.
Passata indenne «'a nuttata», Montella si presenta al primo esame «vero» della sua gestione in giallorosso: l'Olimpico. Dopo il successo nei 74 minuti di recupero a Bologna, il nuovo tecnico della Roma sarà chiamato alla prova del nove davanti al pubblico di casa che, probabilmente, avrà qualcosa da dire alla squadra. Per questo l'«aeroplanino», grande conoscitore della realtà romanista, nella conferenza stampa di ieri ha chiesto aiuto al popolo giallorosso. «Negli anni - attacca il tecnico - ho imparato a conoscere il vero tifoso romanista ed è sempre vicino alla squadra. Mi aspetto un gran calore perché credo che il pubblico ci debba dare una mano e lo farà: la mia storia è partita tre giorni fa, i miei giocatori li ho da tre giorni e per me, almeno per ora, sono straordinari. Abbiamo bisogno più che mai di sostegno perché una vittoria ci rilancerebbe moltissimo». Già, perché Montella ci crede eccome e dà alla Roma il giusto valore: «È il Parma che deve essere preoccupato, non il contrario». E ancora: «Non so se questa Roma è una squadra potenzialmente da scudetto, non voglio essere strumentalizzato. Per me è forte, punto. Vogliamo risalire e sappiamo di avere le qualità tecniche e morali per farlo. Il Parma ha ottimi giocatori, scenderà in campo con grande voglia di fare risultato, e noi dovremo avere pazienza e usare la testa, perché anche così si vincono certe partite». Quindi inevitabile un passaggio sulla querelle Pizarro che ha alimentato più di una polemica. Montella vola basso perché non vuol far torti a nessuno, ma allo stesso tempo pensa al presente più che al passato. «Non so quale fosse la situazione prima del mio arrivo e non ho intenzione di mancare di rispetto a Ranieri ma, riguardo a Pizarro, non so se al giocatore è stata chiesta la disponibilità a scendere in campo come ho fatto io. Per essere chiaro, Pizarro non era nelle condizioni di giocare a Bologna, a centrocampo però è indispensabile, ci ha fatto un grosso favore e di questo lo ringrazio. Per me, con De Rossi forma la coppia ideale in un centrocampo a due». Il passato è passato dunque e Montella, che stupido non è, pensa al presente ma soprattutto al futuro. «Per ora con me tutti i ragazzi si stanno comportando in maniera straordinaria. Si sono dimostrati disponibili, la strada è questa. Certo, ci può anche essere qualche gesto di disappunto, ma io comunque non mi offendo se qualche giocatore tiene il muso». Il messaggio è chiaro, Montella mantiene la barra dritta e, come annunciato nella prima uscita da tecnico della Roma, non farà sconti a nessuno e sa benissimo che si sta giocando la grande occasione della vita: perché un pensiero alla Roma del prossimo anno ce lo ha fatto eccome... ed è anche giusto!
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