rassegna stampa roma

Montali si sente un ex scaricato da Baldini

(Il Messaggero – S.Carina) Gian Paolo Montali ha atteso il verdetto di via Pinciana nella sua casa di Parma, dove si era rifugiato dopo aver assistito alla finale di Champions.

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(Il Messaggero - S.Carina) Gian Paolo Montali ha atteso il verdetto di via Pinciana nella sua casa di Parma, dove si era rifugiato dopo aver assistito alla finale di Champions.

Pur non ricevendo alcuna comunicazione ufficiale in merito all’incontro Sabatini-Baldissoni-Cappelli, ne era comunque venuto a conoscenza e aveva intuito che da quella riunione sarebbe dipeso anche il suo futuro. Gli è bastato leggere le prime dichiarazioni di Sabatini nel pomeriggio sulle agenzie, per rendersi conto che la sua avventura a Roma era giunta al capolinea. A pagare l’inevitabile legge del cambio di proprietà, quindi, sarà proprio lui, che solo il 22 febbraio sembrava invece essere l’uomo forte che avrebbe agito, per conto della banca, a stretto gomito con DiBenedetto.

Strano uscire di scena in questo modo, soprattutto quando per tre mesi era stato considerato invece l’unico intermediario per squadra e tecnico tra vecchia e nuova gestione. Da giorni, l’attuale direttore operativo aveva fatto trapelare come fosse disposto a farsi da parte se la sua presenza non fosse stata considerata compatibile con il nuovo progetto. Ma quando lo aveva fatto presente alla banca, era stato invece rassicurato del contrario.

Eccezion fatta per il veto di Sabatini - del quale era a conoscenza da tempo e con il quale, invano, aveva cercato attraverso mediatori un colloquio chiarificatore - Montali confidava nella figura di Baldini che da quanto era venuto a sapere, aveva speso parole d’elogio nei suoi confronti anche con alcuni rappresentanti di Unicredit. Tra l’altro, i due avevano avuto modo di apprezzarsi ai tempi del Parma post-calciopoli, quando l’attuale manager dell’Inghilterra aveva proposto Montali per la presidenza del club. Stima contraccambiata qualche tempo dopo, quando era toccato a Montali suggerire con insistenza il nome di Baldini come successore di Blanc alla Juventus (incarico poi rifiutato per motivi di opportunità, ndc), tanto da rischiare di compromettere i rapporti con John Elkann.

Alla luce di quanto accaduto ieri - con l’atto di forza di Sabatini appoggiato da Baldini - Montali si è visto spiazzato e deluso da quello che considera a tutti gli effetti un voltafaccia. Che l’aria nei suoi confronti stesse cambiando, l’ex ct dell’Italvolley lo aveva già percepito dopo Roma-Sampdoria, quando alcune dichiarazioni dell’avvocato Cappelli lo allontanavano dall’orbita Unicredit. L’ulteriore conferma l’ha avuta nell’ultimo weekend a Londra quando il mancato vis a vis con Baldini ha fotografato la situazione. Gli ultimi due giorni li ha trascorsi a Parma, in attesa che il telefonino squillasse. Poi ieri sera è tornato a Roma ma di notizie ufficiali, fonte Unicredit, nemmeno l’ombra. Oggi sarà a Trigoria, come se nulla fosse accaduto, in attesa che qualcuno gli comunichi quello che ha capito da molto tempo.