rassegna stampa roma

Moggi, chiesti 5 anni e 8 mesi

(Il Romanista) Era «capo e promotore di una associazione per delinquere che avrebbe condizionato per anni gli esiti dei campionati». Così la pensano di Luciano Moggi, nell’aula di giustizia di Napoli, i pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci...

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(Il Romanista) Era «capo e promotore di una associazione per delinquere che avrebbe condizionato per anni gli esiti dei campionati». Così la pensano di Luciano Moggi, nell’aula di giustizia di Napoli, i pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci che hanno formulato la richiesta di condanna di cinque anni e otto mesi per l’ex direttore generale della Juventus.

Dopo una requisitoria che si è protratta per ben quattro udienze, i pm si sono espressi su Calciopoli 2, sul suo "regista" e gli amici, chiedendo 21 condanne e solo tre assoluzioni. Sui reati dovrà pronunciarsi la nona sezione del Tribunale di Napoli presieduta da Teresa Casoria, sentite le parti civili il 7 giugno. Le pene più alte sono state chieste per i "motori" di calciopoli: oltre a Moggi i due ex designatori arbitrali Paolo Bergamo (5 anni) e Pierluigi Pairetto (4 anni e 6 mesi), l’ex ds del Messina Mariano Fabiani (3 anni e 8 mesi), e l’ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini (4 anni). Ma pesanti ed esemplari condanne sono state chieste anche per altri importanti imputati dirigenti di società, come il presidente della Lazio, Claudio Lotito (un anno e 10 mesi), i dirigenti della Fiorentina Andrea e Diego Della Valle (rispettivamente un anno e 10 mesi e 2 anni) e il presidente della Reggina Pasquale Foti (2 anni). A loro tuttavia non viene imputato il reato associativo ma singole frodi sportive di tanto in tanto, come ad esempio gli interventi di cui si sarebbero giovate le società viola e biancazzurra quando rischiavano di retrocedere.

L’udienza era tutta dedicata all’esame delle singole partite di cui si sarebbe alterato, o tentato di alterare, gli esiti. Il pm Capuano ha fatto riferimento a una lunga serie di intercettazioni telefoniche, in particolare a quelle con i tabulati relativi alle schede "segrete" che Moggi avrebbe fornito ad arbitri e designatori. Significativamente fitto il traffico dei cellulari alla vigilia, o subito dopo, di designazioni e partite. Incontri della Juventus certo ma anche per salvare la Fiorentina dopo che i dirigenti erano stati costretti a rivolgersi all’organizzazione per "tutelare" la squadra precipitata in fondo alla classifica. Il pm ha inoltre accennato ai regali (orologi, sconti sull’acquisto di auto) a Pairetto e a due polizze assicurative stipulate dalla Juve con l’agenzia di Bergamo. E’ stata chiesta l’assoluzione per gli ex assistenti arbitrali Marcello Ambrosino, Enrico Ceniccola e Silvio Gemignani. Ma sono state le uniche assoluzioni di cui si è sentito parlare in tribunale. Per tutti gli altri pene esemplari: due anni e quattro mesi per l’ex arbitro Paolo Bertini; un anno e otto mesi per l’ex arbitro Antonio Dattilo; tre anni per l’ex arbitro Massimo De Santis; un anno e sei mesi per l’ex segretaria della Can Maria Grazia Fazi; un anno e 4 mesi per l’ex designatore degli assistenti Gennaro Mazzei; un anno e sei mesi e 50mila euro di multa per l’ex dirigente del settore arbitri del Milan Leonardo Meani; un anno e 8 mesi e 60mila euro di multa per l’ex dirigente della Fiorentina Sandro Mencucci; un anno e due mesi per l’ex assistente Claudio Puglisi; due anni e due mesi per l’ex arbitro Salvatore Racalbuto; un anno per l’ex arbitro Pasquale Rodomonti.

Infine, "dulcis in fundo", un anno e due mesi per il giornalista Ignazio Scardina, ex responsabile dei servizi calcistici di Rai Sport e un anno e 20mila euro di multa per l’ex assistente Stefano Titomanlio.