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Méxes: “Vado al Milan”. Adieu

(Il Romanista – P. Bruni) – Un addio annunciato già da qualche mese quello di Méxes, ma da ieri è praticamente un suo annuncio. L’adieu, come direbbe lui, si è materializzato ieri pomeriggio a Villa Stuart: «Probabilmente vado al...

Redazione

(Il Romanista – P. Bruni) - Un addio annunciato già da qualche mese quello di Méxes, ma da ieri è praticamente un suo annuncio. L’adieu, come direbbe lui, si è materializzato ieri pomeriggio a Villa Stuart: «Probabilmente vado al Milan».

Il francese, impegnato nel primo giorno di riabilitazione dall’intervento chirurgico al legamento crociato, in attesa di cominciare la fase fisioterapica, si è fermato insieme ai cronisti e, un po’ a sorpresa, ha praticamente ufficializzato ciò che era nell’aria da tempo: a fine stagione lascerà la Capitale. «Difficilmente il cambio societario potrà influire sul mio futuro: sono più per andare via che per rimanere. Dopo sette anni dico che la mia vita l’ho fatta a Roma, sono di qua. Ma ho avuto cose personali che mi hanno portato a riflettere. Sono scelte di vita e, pur legato alla società, devo pensare anche alle mie cose. Non c’entra il cambio di allenatore, con Vincenzo (Montella, ndc) va benissimo».

«Ieri (martedì, ndc) – ha proseguito il difensore – con Francesco (Totti, ndc) abbiamo cercato anche di ridere e non ho parlato del mio futuro. E’ vero ho pianto prima dell’intervento, ma anche dopo perché ho visto i miei compagni, mia sorella, mia madre, le persone che mi vogliono bene. Le lacrime della partita contro la Sampdoria, però, rimarranno per la vita. Alla Roma auguro di vincere lo scudetto prossimamente. Andare al Milan? Se ne parla tanto, probabilmente sì. Ma né in Italia né all’estero troverò una squadra come la Roma. Il calcio è così la vita ti fa fare altre scelte». E il ginocchio? «Nonostante tutto – ha assicurato il transalpino –, sono fiducioso e felice perché dopo un giorno già cammino. Ora a Trigoria decideremo come programmare l’iter di riabilitazione, scegliendo una persona che mi se guirà e la cose più utili da fare. Domenica ho sentito il ginocchio che ballava tutto, ma poi negli spogliatoi stavo meglio ed ho deciso di provare. Poi però ho sentito che ha ceduto e quindi ho chiesto di uscire». Un’operazione agile, quasi di routine quella effettuata dal professor Mariani che dovrebbe restituire Méxes, all’attività, nel giro di cinque, sei mesi. Adesso, fra esercizi in palestra e visite di controllo, in attesa che finisca questa disgraziata annata, Méxes seguirà la Magica da spettatore: «Mi dispiace non poter aiutare i compagni, mi dispiaceva anche per il secondo tempo contro la Juventus. Ora mancano sette partite e farò come Francesco (Totti, ndc), quando si è fatto male ed è stato vicino alla squadra. Chi mi ha telefonato? L’Auxerre, i dirigenti della nazionale francese e la Roma». Ieri Philippe ha ricevuto, tra le altre, le visite di Menez, Pradè, Conti, Vito Scala e Montella.