(Corriere della Sera - G.Piacentini) A ripensarci oggi, tutte le polemiche estive sul ruolo di Totti nella Roma fanno sorridere.
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Meno personalità senza Totti. Il capitano salta pure Novara
(Corriere della Sera – G.Piacentini) A ripensarci oggi, tutte le polemiche estive sul ruolo di Totti nella Roma fanno sorridere.
Perché, se mai ci fosse ancora qualcuno che mette in dubbio l'importanza del capitano, per rendersi conto del contrario basta andare a guardare le statistiche di questo inizio di stagione. E i numeri di solito non mentono.
Quelli della Roma, ad esempio, dicono che nelle cinque sconfitte (in undici partite) maturate fino ad oggi, Totti era in campo solo in quella contro il Cagliari e nei 18 minuti finali a Bratislava contro lo Slovan. Difficile pensare che possa trattarsi di una coincidenza, non solo per il suo apporto dal punto di vista tecnico, ma anche da quello del carisma.
Senza Totti, insomma, è una Roma con minore personalità. Un esempio su tutti? La gara di ritorno in Europa League contro lo Slovan: dopo la sua sostituzione, la Roma smise di giocare. Se ne è reso conto pure Luis Enrique, che dopo quella gara lo ha sempre tenuto in campo, fino all'infortunio con l'Atalanta. Era il primo ottobre, da quel giorno Francesco non ha più giocato e la Roma ha perso tre delle ultime quattro partite, compreso il derby.
Proprio per la gara con la Lazio si era tentato il «miracolo» di un recupero lampo, ma poi si è scelta la strada della prudenza per evitare una possibile ricaduta e uno stop ancora più lungo. Dopo un infortunio come il suo (lesione muscolare vicino al tendine, con interessamento del nervo sciatico) ci vogliono dalle quattro alle sei settimane per tornare in campo, ma nella sua carriera Totti ha abituato tutti ad accorciare i tempi.
Sabato, il giorno di Novara-Roma saranno passate esattamente cinque settimane dal suo stop e le possibilità che Francesco — che ieri dal suo sito ha fatto gli auguri a Giorgio Rossi che oggi compie 81 anni — faccia parte della lista dei convocati sono pochissime (il campo sintetico non aiuta e non invoglia a rischiare), ma non inesistenti. La scorsa settimana ha svolto lavoro differenziato in campo, ha calciato il pallone e lavorato su fondo e resistenza. Oggi, alla ripresa degli allenamenti, Borini e Juan si sottoporranno ad esami strumentali a Trigoria. Per entrambi si teme un lungo stop. Totti ricomincerà a lavorare da solo. A meno che stavolta non sia Luis Enrique a chiedergli di accelerare.
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