(Corriere dello Sport – G.d’Ubaldo) Il consorzio americano che fa capo a Di-Benedetto ha in mano la Roma.
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«Una grande Roma per i suoi tifosi»
(Corriere dello Sport – G.d’Ubaldo) Il consorzio americano che fa capo a Di-Benedetto ha in mano la Roma.
Ieri il Consiglio d’amministrazione di Roma 2000 ha concesso il mandato alla trattativa in esclusiva per completare nei dettagli la documentazione per l’acquisto della società giallorossa. La trattativa, secondo fonti vicine a Unicredit, durerà poco, meno dei trenta giorni previsti dal regolamento. Si tratterà solo di mettere a punto il piano industriale, basteranno dieci, al massimo quindici giorni. Anche Thomas DiBenedetto ha fretta di chiudere. Il prossimo presidente della Roma ieri ha rilasciato le sue prime dichiarazioni sull’operazione che segna un passaggio storico: « Continueremo a lavorare per concludere con successo le negoziazioni al più presto possibile. I miei partner in questa iniziativa rappresentano il più alto livello di professionalità ed entusiasmo e siamo rappresentati da investitori con grande esperienza sia nel mondo dello sport che della finanza. Siamo onorati che la nostra offerta sia stata scelta come la migliore » . DiBenedetto ha idee chiare su come operare per rilanciare la Roma: « Quanto prima vogliamo avviare il nostro progetto di crescita che mira a valorizzare la società e la squadra non perdendo di vista il fatto che agiremo come custodi di questa grande squadra nel nome dei cittadini di Roma e di tutti i tifosi della As Roma » . DISCO VERDE - La riunione del Cda che ha aperto ufficialmente le porte della Roma agli americani si è svolta in uno studio legale situato nel palazzo delle Generali a piazza Venezia ed è stato molto breve. In pratica era già pronto il verbale. In mattinata erano state valutate le integrazioni alla documentazione presentata dal consorzio Usa. Nelle ultime ore è arrivato anche l’ok dell’advisor Rothschild. Il via libera a Di Benedetto e company è giunto anche da Paolo Fiorentino, chief operating officer di Unicredit: « L’offerta presentata dagli americani ci ha convinto non solo perchè finanziariamente più solida, ma anche per gli investimenti e per la valorizzazione della squadra che il progetto prevede. Una valorizzazione che era tra i nostri obiettivi e che la squadra, il team e i tifosi romani si aspettano e meritano » . CASA A ROMA - C’è grande sintonia tra Fiorentino e DiBenedetto e questo ha permesso di accelerare le operazioni. Il neo- presidente sarà presto a Roma, tra un paio di settimane. A Roma prenderà anche casa e farà avanti e indietro tra la Capitale e Boston. Avrà un punto di riferimento nella società, un dirigente che dovrebbe ricoprire le cariche di amministratore delegato e direttore generale. Il favorito per essere il massimo dirigente della nuova Roma è Giampaolo Montali, che ha curato i rapporto con la banca in questi mesi e che da circa un anno lavora senza contratto. L’avvio della fase di negoziazione esclusiva con la società DiBenedetto AsRoma Llc è stato ufficializzato anche da un comunicato di Italpetroli, diffuso in serata, a chiusura della Borsa. I NUMERI - La cordata americana resta composta da cinque soci: DiBenedetto, Ruane, D’Amore, Pallotta e Movsesian. Quest’ultimo non ha presentato la documentazione richiesta solo per motivi legati alle condizioni di salute della moglie, ma resta nel Consorzio. Ma potrebbero entrare altri imprenditori americani in un secondo momento, fino ad arrivare a otto. Gli americani metteranno circa cinquanta milioni, che servono a coprire il 60 per cento ( l’altro 40 lo rileverà la banca) del 67 per cento del pacchetto azionario di maggioranza, attualmente detenuto dalla famiglia Sensi. E’ previsto un primo aumento di capitale di quaranta milioni in tempi brevi, poi un altro dello stesso valore tra qualche mese. In totale il Consorzio statunitense si esporrà per 110 milioni, per il pacchetto azionario di maggioranza, il marchio e Trigoria. Nella nuova società solo DiBenedetto avrà compiti operativi, gli altri ne faranno parte solo in qualità di investitori. Unicredit cederà il 20 per cento ( la metà della sua quota) solo in un secondo momento a un imprenditore italiano ( Parnasi). L’istituto di credito di piazza Cordusio sta ristrutturando il suo piano di investimenti, che prevede una presenza importante nel calcio. Sono sponsor della Champions League, è in arrivo il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta.
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