(Il Tempo) - Luis Enrique tira dritto per la sua strada nonostante le ultime settimane difficili. La vittoria di Novara segna una piccola svolta se si pensa a tutto quello che è successo nei giorni precedenti.
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Luis Enrique non si piega
(Il Tempo) – Luis Enrique tira dritto per la sua strada nonostante le ultime settimane difficili. La vittoria di Novara segna una piccola svolta se si pensa a tutto quello che è successo nei giorni precedenti.
Il caso-Heinze, il duro confronto con i giocatori all'indomani della gara con il Milan e la paura che il «castello» costruito in questi mesi potesse crollare in un colpo. Qualcuno nel gruppo dei «senatori» ha perso fiducia nelle idee tattiche del tecnico e non ha gradito le sue uscite. Pubbliche e private: nell'ormai famoso faccia a faccia si sono toccati momenti ad alta tensione quando Luis Enrique, con un giornale in mano, ha accusato i giocatori di raccontare all'esterno le loro perplessità. De Rossi, Burdisso e Perrotta hanno reagito in modo duro: «Siamo professionisti, non può permettersi di farci queste accuse». L'allenatore ha provato a glissare ma è stato costretto ad approfondire la questione. Con Heinze ha avuto modo di chiarirsi dopo Novara.
Di certo, però, ieri a Trigoria nessuno è stato felice di leggere i dettagli della vicenda sui giornali. Luis Enrique ha capito di doversi difendere dai pericoli interni. Idem la società: dopo i colloqui di Baldini con alcuni della «vecchia guardia», ora Sabatini vuole intervenire per evitare nuovi «spifferi» dallo spogliatoio. Si va avanti con le regole di Luis Enrique e chi non è d'accordo verrà messo (o resterà...) ai margini. Dal campo notizie in chiaroscuro. Totti ha concluso una settimana completa di lavoro nel gruppo, fatta eccezione per i minuti finali di ieri saltati solo per stanchezza. Oggi sarà protagonista nella puntata di «C'è posta per te», con il Lecce si vedrà. Kjaer è stato risparmiato dalla nazionale danese , Pjanic ha giocato ieri con la Bosnia, Juan sembra recuperato, Pizarro no. Ieri chiusa la trimestrale al 30 settembre 2011 con una perdita di 9,8 milioni, Fenucci detta i principi per il futuro: «Sfoltiremo la rosa - spiega l'ad a Milano Finanza - qualche cessione è possibile ma non De Rossi: credo che rimarrà». A breve sarà ufficiale.
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