(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - Luis Enrique sceglie la linea dura. «Non devo dare spiegazioni delle mie decisioni, sarà sempre così» . E’ difficile capire il perchè di quella sostituzione di Totti. «I motivi ci sono, ma non intendo renderli pubblici» .
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«Totti? Non devo dare spiegazioni»
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – Luis Enrique sceglie la linea dura. «Non devo dare spiegazioni delle mie decisioni, sarà sempre così» . E’ difficile capire il perchè di quella sostituzione di Totti. «I motivi ci...
Luis Enrique è dispiaciuto, ma non ritiene di dover ammettere i suoi errori: «Non ha funzionato la finalizzazione, abbiamo avuto parecchie occasioni, contro una rivale che si è difesa molto bene. In attacco dobbiamo migliorare, non abbiamo formule magiche. Dobbiamo lavorare, conosco solo questa soluzione ». Stoppa tutte le domande su Totti: «Il lavoro dell’allenatore è molto difficile, viene sempre criticato, soprattutto in situazioni come queste. Io penso sempre al bene della squadra e del gruppo. Dopo l’eliminazione è facile criticare. Accetto la critica ma io sono l’allenatore e sono io che scelgo, non mi faccio condizionare». E’ convinto che si può migliorare: «Il giorno in cui penserò che la squadra non riesce ad avere in testa il gioco di squadra non avrebbe senso stare qui. Non ho mai detto che sarei andato a casa se le cose fossero andate male, ma se la società e i giocatori non mi seguissero. Abbiamo sbagliato molti gol, mi dispiace per i tifosi. Non mi arrendo alle prime difficoltà, al primo scivolone, mi dispiace per i tifosi ci hanno sostenuto, meritavamo di vincere e si è ripetuto il film della gara dell’andata. Vi lascio immaginare quanto mi possa far male questa eliminazione. Vengo dal Barcellona, dalla Spagna per vivere questa esperienza stimolante, non sarà una delle mie migliori serate, ma non per questo devo giustificare le mie decisioni. Capisco l’interesse per Totti, ma ci tengo a sottolinearlo ancora una volta: sarò sempre io a fare la squadra e le sosituzioni, diversamente non meriterei la fiducia del club. Sono io che conosco la squadra. Tutti parlate della sostituzione di Totti e sembra che a nessuno interessi che in campo c’erano tanti giovani. Io continuerò a prendere le mie decisioni». Il caso Totti rischia di spaccare la Roma: «Mi interessa tutto quello che riguarda la squadra, ma chi è in grado di dire che la Roma senza quella sostituzione avrebbe vinto? » Non ha parlato con Totti dopo la partita: «Non ho visto nessun giocatore, non mi piace parlare dopo le partite, c’è molto stress. Rispetto le vostre opinioni le vostre interpretazioni, ma io continuerò a fare le mie scelte per il bene del club. Non è una situazione nuova a Roma, ci sono passati altri allenatori in una situazione del genere, ho scelto il meglio per la squadra in quel momento. Nessuno può mettere in discussione le mie scelte. Potete chiedere quello che volete, io posso rispondere quello che preferisco» , dice Luis Enrique, forse non avendo presente bene quello che significa Totti per la Roma. Il tecnico va avanti per la sua strada: «Sono qui per creare un gruppo nuovo di giocatori, cambiare una situazione e lavorare a un progetto nuovo. Il tempo dirà se sarò stato capace. Per questa partita ho scelto gli undici migliori, senza condizionamenti. Ribadisco, le scelte le faccio io, quando farete gli allenatori potrete fare le scelte che preferite» , dice rivolto ai giornalisti. E il tecnico non spiega neppure perchè non ha sostituito Bojan, tra i peggiori: «E’ stata una giornata storta per tutti gli attaccanti, anche Caprari ha sbagliato diverse conclusioni. Stiamo lavorando con la società per rinforzare questa rosa sul mercato. Non so cosa ci riserva il futuro, il mio lavoro è fatto di scelte, mi piacerebbe farle in sintonia con la piazza» . «Luis Enrique non è in discussione, anzi, siamo orgogliosi di lui ». Così il diesse Sabatini a fine gara.
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