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«Sì, la Tessera del Tifoso è illegittima»

(Il Romanista – D.Galli) – Una picconata al sistema malato, ai furbetti del pallone, a chi pensava di fare soldi sulla pelle dei tifosi costringendoli a diventare dei clienti dei circuiti bancari.

Redazione

(Il Romanista - D.Galli) -Una picconata al sistema malato, ai furbetti del pallone, a chi pensava di fare soldi sulla pelle dei tifosi costringendoli a diventare dei clienti dei circuiti bancari.

L’ha assestata ieri la VI sezione del Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato da Codacons e Federsupporter. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha stabilito che non può esserci «abbinamento inscindibile tra il rilascio della tessera del tifoso» e «la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata». In sostanza, non si può costringere un tifoso a sottoscrivere, assieme alla tessera, anche una carta di pagamento. (...)

Proviamo a spiegare. C’è qualche società che nello stesso modulo di sottoscrizione della tessera ci infila il contratto per il rilascio di una carta di credito. Così, il tifoso non può scegliere. O si fa pure lo strumento finanziario oppure non si può abbonare. Già, perché dal 21 giugno c’è un protocollo di intesa firmato da Viminale e istituzioni sportive che vieta di concedere facilitazioni ai non tesserati. Ma c’è di peggio. Non solo non può abbonarsi, e quindi non può risparmiare sull’acquisto dei biglietti delle partite casalinghe. Ma non può nemmeno andare in trasferta nel settore ospiti. E pure questo lo dicono i giudici: «In tal senso depone il fatto che, per il tifoso, l’ottenimento della tessera appare “condicio sine qua non” per poter essere ammesso, nelle giornate di trasferta della propria squadra, nel reparto dello stadio riservato agli ospiti, di guisa che appare verosimile che l’acquisizione di tale utilità potrebbe indurlo a compiere un’operazione commerciale (sottoscrizione della carta prepagata) che non avrebbe altrimenti compiuto». E certo. Il tifoso è messo spalle al muro. Non ha alternative, tranne quella di non tesserarsi. Restando a casa. Il Consiglio di Stato ha imposto ora al Tar del Lazio di esaminare nel merito il ricorso.Ovviamente, «valutando la sussistenza delle illegittimità denunciate dai due enti». (...)

Qualche club ha tentato di aggirare il problema. Prendete il Milan. Il tifoso rossonero deve barrare una casella «se non intende attivare la funzione di carta bancaria prepagata». Cioè devi esprimere il dissenso invece del consenso. Ingegnoso: il dissenso informato! Chi potrebbe essere costretto a rivedere le proprie strategie commerciali è la Fiorentina. Perché “Orgoglio Viola” è, si legge sul loro sito, «una carta bancaria prepagata e ricaricabile sviluppata insieme a Banca CR Firenze e Intesa Sanpaolo». Anche in questo caso si può spuntare la rinuncia. La Roma gioca pulito. Il modulo dell’AS Roma Club Privilege è una cosa, quello per far sì che la tessera diventi una carta di credito del circuito Visa Electron, un’altra. Nel testo si parla di «potenziali funzionalità» e la tessera è consegnata «non attiva». I furbetti sono altrove. Dall’Arno in su.