Losi: «Luis Enrique mi piace tanto. Adesso»

(Il Romanista - F.Paniccia) -«Contro il Siena serve una vittoria». Queste le parole di Giacomo Losi presente ieri nelle vesti di allenatore al "Triangolare del Ricordo", che si è disputato allo Stadio Flaminio. Un evento organizzato per riportare in campo le grandi squadre del "Grion Pola" della "Fiumana" e del "Dalmazia", scomparse dopo la prima guerra mondiale.

Losi insieme ad un altro grande personaggio del calcio italiano Anni 50 e della Roma, Pier Luigi Pizzaballa (diventato quasi un mito per quella storica figurina Panini diventata introvabile) hanno allenato una delle tre squadre partecipanti, il "Dalmazia". "Core de Roma" ha fatto un punto sull’inizio di stagione della Roma: «Stanno rivoluzionando tutto. Luis Enrique è bravissimo, ho molta stima di lui, ha carattere, e da vendere. È uno che non guarda in faccia a nessuno. Lo aveva già dimostrato nel precampionato e ne ha data dimostrazione anche sabato a Milano, giocando con Perrotta terzino». Una partita che lo ha impressionato parecchio: «La Roma ha giocato una partita quasi perfetta, anche perché con un Inter così allo sbando bisognava vincere 5-0, è tornata l’Inter che non riesce più a vincere e la Roma ne doveva approfittare». Losi ha chiaro l’obiettivo della Roma: «Bisogna segnare. Nel calcio vince chi segna di più e per adesso la Roma di gol ne fa pochi. E’ una squadra propositiva ma non finalizza, cosa a cui non era più abituata da tempo». Losi spende parole importanti per Daniele De Rossi: «Sta tornando ai suoi livelli. Sabato è stato il migliore in campo, era dovunque. Erano un paio di anni che non lo si vedeva così tranquillo in campo e per un giocatore stare bene mentalmente è la cosa più importante e la posizione che gli ha dato Luis Enrique, davanti alla difesa, gli sta a pennello». Tornando alla gara di oggi Losi è categorico: «Bisogna vincere. Assolutamente. Serve una vittoria per motivare tutto l’ambiente e serve sopratutto per i tifosi che hanno capito la situazione, ma vogliono i risultati. I romanisti sono passionali e possono aspettare due, tre partite ma poi potrebbero iniziare a rimanere delusi dai risultati che non arrivano