(Il Messaggero – S.Carina) Nel giro di 4 giorni la Roma rovina la stagione. Se il ko con il Napoli depenna i giallorossi dalla lista dei pretendenti allo scudetto, la sconfitta casalinga contro lo Shakhtar suona come un addio anticipato alla Champions.
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«Non mi dimetto, vado avanti»
(Il Messaggero – S.Carina) Nel giro di 4 giorni la Roma rovina la stagione. Se il ko con il Napoli depenna i giallorossi dalla lista dei pretendenti allo scudetto, la sconfitta casalinga contro lo Shakhtar suona come un addio anticipato alla...
A Donetsk, fra due settimane, non basterà nemmeno vincere 1-0 o 2-1. Per qualificarsi, infatti, servirà un successo con due gol di scarto oppure dal 4-3 in poi… Ranieri, però, ancora una volta riesce a stupire tutti e si mostra soddisfatto: «Abbiamo disputato una gran bella partita. Gli episodi hanno giocato un ruolo importante, ci sono stati tutti contro. Eravamo partiti bene, pressandoli a tutto campo, ben consapevoli delle loro pericolose ripartenze. E poi, dopo il nostro vantaggio, abbiamo preso gol dopo 45 secondi, con una doppia deviazione. Queste cose segnano le partite, forse dovevamo essere più compatti».
Non dimentica nemmeno il clamoroso errore di Riise che ha spianato la strada al terzo gol degli ucraini: «La terza rete subita è stato un infortunio. Bisogna accettare questa amara sconfitta, ma noi non molliamo. Magari al ritorno riusciremo a ribaltare il risultato. Più di così non potevamo fare». Suona strano, pensando che si affrontava certamente un’ottima squadra ma che era alla sua prima gara ufficiale dopo 70 giorni di stop. Ranieri, però, vede il bicchiere mezzo pieno: «Il secondo tempo è stato meraviglioso. Abbiamo fatto 21 tiri in porta (nello specchio però ne sono arrivati solo 5, ndr) e se quella conclusione di Totti fosse finita in rete avremmo pareggiato».
L’aria che si respira in sala stampa è pesante. Arriva la domanda che probabilmente si attendeva:«Mister, pensa alle dimissioni?». Risposta lapidaria: «No, vado avanti». E nell’auto-legittimazione fa i complimenti alla squadra (lo aveva fatto anche rientrando negli spogliatoi): «Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Forse, dovevamo essere solamente più freddi e invece abbiamo voluto reagire immediatamente concedendo il contropiede». Poi, ribaltando quanto dichiarato da quando è arrivato a Roma («Non sono un tecnico che pensa al bel gioco, l’importante sono i risultati»), ribalta la sua filosofia: «Bisogna saper leggere la partita e non farsi condizionare solo dal risultato. E poi vorrei ricordare che questa squadra ha battuto l’Arsenal, è arrivata prima nel suo girone». Undici gol subiti nelle ultime quattro partite ridimensionano la Roma: «Abbiamo dei limiti – ammette - forse questa squadra l’abbiamo considerata un po’ troppo grande».
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