rassegna stampa roma

«Ma io voglio la Champions»

(Corriere dello Sport-G.D’Ubaldo) Un’occasione sprecata, l’ennesima di questa stagione tormentata. Vincenzo Montella ha visto svanire la seconda vittoria consecutiva nel­l’ultimo quarto d’ora.

Redazione

(Corriere dello Sport-G.D’Ubaldo) Un’occasione sprecata, l’ennesima di questa stagione tormentata. Vincenzo Montella ha visto svanire la seconda vittoria consecutiva nel­l’ultimo quarto d’ora.

E’ finita tra i fischi, con le so­lite amnesie della squadra giallorossa. Cerca di nascondere la delusione con la diplomazia, ma questo pareggio brucia: «I numeri dicono che so­no 24 i gol che la Roma ha subìto nell’ultima mez­z’ora. Se siamo la peggior difesa dell’ultima mez­z’ora un motivo ci sarà. Un giocatore non decide di essere meno attento. Non può essere solo un fatto men­tale. Forse può subentrare un po’ di paura, dobbiamo lavo­rare su questo. Chi fa calcio la soluzione la può capire, non è questione di modulo. Si è visto un calo della squadra, è tutto abbastanza evidente, fino al primo gol del Parma non avevamo subìto un tiro in porta, poi c’è stata una flessione. Ma aspetti positivi ci sono stati, dob­biamo migliorare la condizione generale, che non è solo fisica. Con l’allenamento si può migliorare» . Dovrà cercare di correre ai ripari: «Abbiamo bi­sogno di alzare il ritmo, lo stiamo facendo, c’è la disponibilità e la coscienza dei giocatori. Ma c’è bisogno di tempo, giocare ogni tre giorni non ci aiuta, ma faremo di tutto per ovviare a questo. Ve­do che i ragazzi mi seguono e di questo sono con­tento ». Quando è uscito Pizarro la Roma ha perso la sua guida: «Ha preso una botta, aspettiamo gli esami, ci auguriamo che non sia nulla di grave. Si è visto che nel secondo tempo è mancato molto. Ecco per­chè non lo avevo tolto a Bologna, anche se non stesse benissimo. La sua presenza è importante, anche oggi ci avrebbe fatto comodo» . Alla fine del primo tempo la partita sembrava chiusa: «L’avevamo preparata molto bene, stu­diando le caratteristiche del Parma. A me la squa­dra è piaciuta moltissimo, ha dettato il gioco. Vu­cinic ha lavorato moltissimo. Pizarro ha caratteristiche se­condo me essenziali. Non ci sono altri giocatori come lui. Il Parma fino al gol non ci ave­va mai impensierito. Ma la propria squadra la conosce l’allenatore, rifarei tutto. Alla fine ho inserito Menez per mettere in difficoltà la difesa avversaria, contavo su questo, se avessi potuto scegliere la partita l’avrei fatta durare 75 minuti come a Bologna...» . DELUSIONE -E’ sfumata l’occasione di fare un bel passo avanti in classifica. Montella era giù di cor­da al termine della partita, ma sa reagire:«Riesco ad analizzare la situazione con molto equilibrio, ci sono state ottime cose, abbiamo giocato con i ter­zini come piace a me. Rispetto a Bologna sul pia­no tattico è andata anche meglio, la Roma sta cre­scendo. Al quarto posto ci crediamo moltissimo, anche alla luce dei risultati di questa giornata e della nostra prestazione. Dobbiamo fare la corsa sulla Roma e non sulla Lazio o sull’Udinese». Ranieri ha raccontato le sue prime verità dopo le dimissioni alla vigilia della partita contro il Par­ma:«Ha riferito le sue impressioni, sono opinioni che vanno rispettate. Io ho trovato uno spogliato­io diverso, i ragazzi sono con me, sento la società vicina». Ha fatto un po’ discutere la sostituzione di Totti:«Stava bene, ma rifarei quella scelta, mi ser­viva un attaccante con carat­teristiche diverse». LA REAZIONE -Alla fine sono arrivati i fischi:«Il pubblico può fare quello che vuole, per amore si sbaglia, alla fine era un po’ contrariato, ma sono convinto che lo riporteremo dalla nostra parte. E’ stato emozionante questo debutto in casa, alla fine con un po’ di amarezza, ma dobbiamo avere il sorriso». I cambi questa volta hanno dato poco al­la squadra. Forse è stato sbagliato l’approccio dei nuovi entrati:«Non credo, si sono impegnati, si possono giudicare le risposte che hanno dato sul campo». In attacco la Roma deve migliorare. An­che Montella lo sa:«Abbiamo fatto poco in questi giorni, ma ho scelto di lavorare sulla difesa. Dovre­mo fare meglio».