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«I derby? Io li vinco… per caso»

(Il Messaggero – S.Carina) Ancora una volta, Ranieri si è confermato come lo ‘specialista’. Nessuno come lui sa preparare il derby.

Redazione

(Il Messaggero – S.Carina) Ancora una volta, Ranieri si è confermato come lo ‘specialista’. Nessuno come lui sa preparare il derby.

Le quattro vittorie consecutive da quando è nella capitale sono solo la prosecuzione di quello che ha sempre fatto nella sua lunga carriera d’allenatore. Esclusa infatti la parentesi londinese con il Chelsea, dove le stracittadine sono all’ordine del giorno e quindi chiedere di rimanere imbattuto sarebbe stato praticamente impossibile, il tecnico di San Saba nelle restanti esperienze avute sulle panchine italiane e spagnole nei campionati di serie A e B non ne ha mai perso uno. Lui fa finta di nulla ma il sorriso con il quale si presenta in sala stampa dice tutto. Poi alla prima domanda che gli viene posta, dà il via al suo personale show: «La Lazio ha avuto più occasioni da gol? E’ vero ma siamo stati noi a vincere. Hanno giocato bene i biancocelesti, Reja può essere contento. Mi criticano perché non proponiamo un grande calcio? Fa parte del gioco. Anche a me piace Zeman ma quante stracittadine ha vinto?»

Glissa sulla speciale statistica che non lo vede mai perdente nei derby, accennando ad un gesto scaramantico sotto al tavolo facilmente intuibile: «Non me lo ricordate – scherza – sono sincero, non so cosa accade. Anche perché non è che preparo queste gare in modo particolare. Sono partite che si preparano da sole». Può darsi. I numeri, però, sono impressionanti. A partire dall’esperienza con la Fiorentina (una vittoria e tre pari contro Pisa e Lucchese in serie B), passando per quella nella Liga – prima con l’Atletico Madrid (una vittoria 3-1 contro il Real dei ‘Galacticos’) e poi con il Valencia (2-1 e 0-0 contro il Levante) – e tornando poi in Italia – con la Juventus (tre successi per 1-0 sul Torino e un pareggio) e le ultime quattro vittorie consecutive con i giallorossi (1-0, 2-1, 2-0 e 2-1) – la serie di Ranieri è davvero incredibile, segno che nessuno come lui sa preparare una gara del genere. Una vittoria che gli ridà quel consenso che l’altalenante campionato sembrava avergli fatto perdere agli occhi della tifoseria e (forse) della squadra.

E anche quella forza di spiegare le proprie decisioni: «Volevo vincere la partita, per questo ho deciso di inserire Vucinic e Menez solamente nella ripresa. E’ tattica signori: devo pensare che ci sono 90 minuti, eventualmente i supplementari e forse i rigori. Mi dispiace per Adriano: gli è ‘uscita’ la spalla».

Risponde poi stizzito alle lamentele di Reja sulla mancata espulsione di Juan: «Mi spiace ma Edy si sbaglia perché Zarate andava verso l’esterno: se venisse più spesso agli aggiornamenti con gli arbitri, lo saprebbe». Si rende conto forse di aver esagerato nei toni e approfitta di un’altra domanda per abbassarli e «chiedere scusa a Manzini. Lo sono andato a salutare. Vi assicuro che mi spiace davvero tanto».

Se Ranieri è lo ‘specialista’, Borriello si conferma come uomo-derby. Da quando è a Roma, due presenze contro la Lazio con altrettante reti: «Siamo contenti di aver fatto felici i tifosi. Non è stata la migliore Roma ma siamo stati ancora una volta molto concreti. Abbiamo sofferto nel primo tempo ma nella ripresa con Menez e Vucinic abbiamo trovato la superiorità numerica, visto che loro due sanno saltare l’uomo meglio rispetto a me e Adriano».

Archiviata la Coppa Italia, il pensiero va immediatamente al campionato. «Dall’inizio dico che la Roma deve lottare per lo scudetto. Ora anche l’Inter è tornata in carreggiata. Vorrà dire che ce la giocheremo fino alla fine anche con loro».