(Il Romanista - D.Giannini) -«Giocare nella Roma è un sogno che spero presto di vivere. Grazie a tutti i tifosi romanisti».
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«Giocare nella Roma è un sogno»
(Il Romanista – D.Giannini) – «Giocare nella Roma è un sogno che spero presto di vivere. Grazie a tutti i tifosi romanisti».
Nico Lopez si presenta così, volto sorridente, pollice verso l’alto nella foto che lo ritrae a Trigoria davanti allo stemma della sua futura nuova squadra. Un futuro che è quasi un presente, perché alla firma del contratto che lo legherà alla società giallorossa per i prossimi 5 anni mancano solo alcuni dettagli. Questioni burocratiche legate alla clausola rescissoria pagata per prenderlo dal Nacional Montevideo. E’ stata una giornata intensa quella di ieri per il "Conejo", ovvero il "coniglio", questo il soprannome dato da sempre a Nico non solo per i denti sporgenti che ricordano il suo connazionale ed ex romanista Daniel Fonseca. Una giornata terminata al Park Hotel Mancini, lo stesso dove si è tenuta la serata dell’Utr alla quale hanno partecipato tra gli altri Franco Baldini, Simon Kjaer, Fabio Borini e Bogdan Lobont. Insieme a lui anche il suo procuratore, Pablo Betancourt, sbarcato in mattinata a Fiumicino. Nel pomeriggio tutti a Trigoria per definire il trasferimento.
Ad accompagnarlo, come precisato dalla Roma attraverso la pagina ufficiale su Facebook, c’erano anche il papà Alejandro, la mamma Monica e il fratello Mauricio. A Trigoria Nico è entrato alle 17.40 e ne è uscito poco dopo le 18.30. La firma, come detto, è dietro l’angolo. La Roma per assicurarsi questo ragazzo il cui arrivo è stato preceduto da una fama di possibile nuovo fenomeno del calcio, sborserà 2 milioni al suo rappresentante, ovvero quelli che necessari ad onorare la clausola rescissoria saldata con il Nacional Montevideo, al quale dovrà essere corrisposta anche un’indennità di formazione. In ogni caso Nico non potrà giocare prima di gennaio, ma una volta messo tutto a posto e con l’ok del Nacional potrà unirsi e allenarsi con la Roma.
E lì si scoprirà se il suo ambientamento in una realtà completamente nuova comincerà in maniera soft, dalla Primavera, o se, invece, verrà aggregato da subito alla prima squadra. Fine giornata al Park Hotel Mancini, si diceva. Perché dopo Trigoria, Lopez, la famiglia e Betancourt sono tornati in albergo dove insieme a loro è stato avvistato anche l’attaccante del Palermo Abel Hernandez (il procuratore è lo stesso), il giocatore che in estate è stato più volte accostato alla Roma e che è fermo per un problema muscolare. Hernandez, però, è una storia apparentemente superata, ora il futuro della Roma si chiama Nico Lopez.
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