rassegna stampa roma

«Fidatevi di noi»

(Il Tempo) Roma ai suoi piedi. James Pallotta si gode il panorama mozzafiato dal Pincio e pensa al nuovo impero romanista da costruire al fianco di Thomas DiBenedetto.

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(Il Tempo) Roma ai suoi piedi. James Pallotta si gode il panorama mozzafiato dal Pincio e pensa al nuovo impero romanista da costruire al fianco di Thomas DiBenedetto.

«Entro una decina di giorni saprete tutto, dall’allenatore ai nuovi acquisti – assicura – e sarete molto contenti». Il socio di Mr. Tom è sbarcato ieri nella Capitale insieme a sei americani che lavorano per il suo fondo Raptor. Avvocati e manager: uno di questi, Mark Stephen Pannes, con un’esperienza da dirigente nel basket francese che potrebbe tornare utile alla Roma. Pallotta & Co. sono arrivati di prima mattina a Ciampino con un volo privato proveniente da Boston e si sono subito immersi nel cuore di Roma. Una passeggiata a Campo de Fiori, qualche acquisto (compresi dei gadget giallorossi), poi il pranzo sulla terrazza della Casina Valadier.

Una tavolata di undici persone, i sette americani più quattro amici romani ai quali si aggiunge per il caffè l’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci, ovvero l’uomo che ha costruito sin dall’inizio il «sogno americano». Per nulla infastidito dal pressing di fotografi e cronisti, uscendo dal ristorante Pallotta ha risposto con il sorriso alle domande prima di continuare il suo giro a piedi in centro e passare la serata in un locale, senza incontrare nessuno di Unicredit.

La sua faccia si è irrigidita solo quando ha dovuto parlare di «money». «I soldi li abbiamo e per noi non sono un problema» ha precisato rispondendo a una domanda sul mancato ingresso in Champions della Roma. Inutile chiedergli dettagli sul progetto, visto che sono DiBenedetto e soprattutto Baldini e Sabatini ad occuparsene. «Pioli? Sì lo conosco abbastanza» dice non troppo convinto Pallotta che stasera all’Olimpico assisterà a Roma-Sampdoria. Rosella Sensi ha provato ad invitarlo ieri a Trigoria ma ha ricevuto in risposta un garbato «no grazie, meglio se aspettate DiBenedetto». Pallotta ripartirà subito dopo la partita (e non è detto che la veda tutta) per Londra dove nei prossimi giorni incontrerà Baldini e forse riuscirà anche a seguire a Wembley la finale di Champions.

Tre suoi collaboratori resteranno invece a Roma dove incontreranno la direttrice finanziaria del club Cristina Mazzoleni e il responsabile della biglietteria Carlo Feliziani: gli americani devono visionare alcuni documenti e avviare le strategie per la campagna abbonamenti. Un’altra parte del gruppo volerà invece in Medioriente per affari prima di ricongiungersi con Pallotta e tornare negli States. DiBenedetto è invece in attesa di definire l’agenda per la chiusura dell’affare. E di nuove risposte da Unicredit sulla strategie per i diritti tv: gli americani sono molto seccati per la politica portata avanti dalla Sensi in Lega e su questo tema si rischia uno scontro durissimo con la banca. Intanto l’ok dell’Antitrust è in arrivo, ma per le firme definitive e l’insediamento della nuova proprietà si dovrà aspettare la seconda metà di giugno. Poco male, visto che i nuovi dirigenti stanno già lavorando. Con una priorità: l’allenatore. Mentre Baldini aspetta un ripensamento – ma è quasi impossibile – di Villas Boas, Sabatini in Argentina incontrerà Marcelo Bielsa, reduce dalle dimissioni da ct del Cile e al momento senza squadra: c’è anche lui nella lista dei pretendenti, ma il vincitore non è stato ancora scelto. Il borsino aggiornato: Pioli non ha chance, Rossi idem per questioni più caratteriali che tecniche, Deschamps è solo una carta di riserva. Si cerca un allenatore dalla «faccia importante»: se non sarà Ancelotti, arriverà uno straniero.