(Il Romanista - D.Giannini) - Una settimana fa era arrivato il fondamentale passaporto comunitario (per l’esattezza spagnolo) ieri invece c’è stata l’ufficialità. Erik Lamela è ora a tutti gli effetti un giocatore della Roma.
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Lamela ufficiale, Roma lo aspetta
(Il Romanista – D.Giannini) – Una settimana fa era arrivato il fondamentale passaporto comunitario (per l’esattezza spagnolo) ieri invece c’è stata l’ufficialità. Erik Lamela è ora a tutti gli effetti un giocatore della Roma.
La società giallorossa attraverso il proprio sito ufficiale ha comunicato tutti i termini dell’accordo con il River Plate. Adesso sulla cifra che la Roma ha dovuto sborsare per superare la concorrenza di mezza Europa e portarsi a Trigoria il gioiellino argentino non ci sono più incertezze. «L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto il contratto con Club Atletico River Plate, per l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Erik Manuel Lamela - si legge nel comunicato -. Per l’acquisizione di tali diritti è previsto il riconoscimento in favore del Club Atletico River Plate di un corrispettivo: (i) fisso, pari a 12 milioni di euro, da pagarsi quanto a 3 milioni di euro, al momento del rilascio del certificato di transfer internazionale, quanto a 3 milioni di euro, al 15 ottobre 2011 e quanto a 6 milioni di euro, al 15 luglio 2012; (ii) variabile, pari a 1 milione di euro, alla decima presenza del calciatore in gare ufficiali della prima squadra, e pari a 1 milione di euro, alla ventesima presenza del calciatore in gare ufficiali della prima squadra, da pagarsi in entrambi i casi entro i successivi 30 giorni dal verificarsi dell’evento. Inoltre, al Club Atletico River Plate è riconosciuto l’ulteriore importo di 3,06 milioni di euro, a titolo di imposte, da pagarsi prima del rilascio del certificato di transfer internazionale». Totale 17 milioni e 60 mila euro. E l’ingaggio? «Con il Calciatore è stato sottoscritto un contratto di prestazione sportiva di durata quinquennale, con effetti a decorrere dalla data di sottoscrizione e scadenza al 30 giugno 2016, che prevede il riconoscimento di un emolumento fisso lordo pari a 1,8 milioni di euro, per la stagione sportiva 2011/2012, a 2,15 milioni di euro, per le stagioni sportive 2012/2013 e 2013/2014, a 2,5 milioni di euro, per la stagione sportiva 2014/2015, e a 2,86 milioni di euro, per la stagione sportiva 2015/2016, oltre a premi individuali al raggiungimento di predeterminati obiettivi sportivi». Da ieri dunque, i romanisti possono stare più sereni. E più tranquillo sarà anche il giocatore, che ora deve pensare solo a tornare presto e sano dal mondiale Under 20 nel quale è impegnato in Colombia. Sì, sano, mettendosi definitivamente alle spalle i problemi alla caviglia sinistra che si trascina da un po’ e che gli hanno impedito di giocare l’ultima partita contro la Corea. Ma che non dovrebbero tenerlo fuori anche negli ottavi (in campo martedì alle 17 ora di Medellin) contro l’Egitto. A confermare i progressi di Erik è stato suo padre, Josè, che ha spiegato: «L’ho sentito e sta piuttosto bene. Già contro l’Inghilterra era al 50%. Da quello che ho sentito, penso che possa recuperare per gli ottavi di finale». Ma papà Lamela ha soprattutto parlato del futuro giallorosso del figlio: «Sicuramente la presenza di Burdisso e Heinze lo aiuterà ad inserirsi prima nel gruppo. Con Nicolas ha già parlato quando era qui in Argentina. Certo, sarebbe stato ancora meglio se avesse potuto fare il pre-campionato con i compagni, ma la federazione lo ha voluto in nazionale ed è sempre un orgoglio difendere i colori del proprio paese. Il Milan è stato tra le prime squadre ad interessarsi ad Erik. Poi sono arrivate anche la Lazio, l’Atletico Madrid, l’Inter, il Napoli e il Manchester United. Ma Sabatini lo ha voluto più di tutti ed è stato quello che si è mosso più concretamente. Ha detto che il grande colpo del mercato giallorosso è stato Erik? Parole che fanno piacere e danno ancora maggiore fiducia». Ma quando i tifosi romanisti potranno vederlo con la maglia giallorossa indosso? «Dopo il Mondiale gli è stata concessa una settimana di ferie - ha concluso Josè Lamela -, perché non si è quasi mai fermato e poi verremo in Italia per iniziare questa avventura».
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