(Il Tempo - T.Carmellini) - Al Friuli non si passa, la squadra di Guidolin si riprende il primato, conferma la sua solidità (ha la miglior difesa), vince la sesta gara su sei davanti al pubblico amico e vola in vetta alla classifica aspettando Lazio-Juve.
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La Roma si arrende a Udine
(Il Tempo – T.Carmellini) – Al Friuli non si passa, la squadra di Guidolin si riprende il primato, conferma la sua solidità (ha la miglior difesa), vince la sesta gara su sei davanti al pubblico amico e vola in vetta alla classifica...
Ai giallorossi serviva un segnale dopo i successi con Novara e Lecce ed è arrivato nitido: la Roma non ha mai vinto contro una grande. C'è ancora tanto da lavorare, bisogna essere più concreti e soprattutto smettere di guardarsi allo specchio e giocherellare col pallone in giro per il campo. Nel complesso è sembrata una Roma un po' involuta rispetto alle ultime uscite. Luis Enrique ormai non sorprende più: per la 14ª volta gioca una formazione diversa. Le novità tutte dietro: Taddei a destra e Josè Angel che torna a sinistra: in mezzo l'inedita coppia Juan (migliore dei suoi) e Kjaer (ancora una volta il peggiore).In attacco non c'èBojan che lascia spazio sulla trequarti a Pjanic per un centrocampo più coperto con l'inserimento di Greco. L'asturiano ci vede lungo, perché proprio lì in mezzo Guidolin gioca la carta a sorpresa: rinuncia a un attaccante per mettere un altro centrocampista e lasciare il solo DiNatale in avanti.
Lì in mezzo c'è il traffico delle ore di punta e non è un caso se la Roma soffre non poco e se il noto possesso palla giallorosso cala in maniera verticale. I romanisti devono stare più attenti a coprire i continui buchi che si aprono a centrocampo, che non provare a creare occasioni da gol. La linea del fuorigioco altissima chiamata dall'ottimo Juan, tiene sulle spine la Roma che almeno un paio di volte si salva grazie al guardalinee. Succede così che il primo intervento di un portiere arriva dopo quaranta minuti di gioco:parata facile di Stekelenburg sul tiro di Abdi. È una gara equilibrata, giocata molto sul fronte tattico, almeno fin quando arriva l'errore di Kjaer (stavolta con infortunio) che lancia a rete Di Natale: il bomber bianconero non sbaglia, inchioda la Roma e finisce la partita. Già, perché nel tentativo di rimontare, la Roma si scopre, va in bambola e prende il secondo gol firmato Isla che aumenta solo l'amarezza per una sconfitta troppo pesante per quanto visto in campo. Ma il sesto ko stagionale dovrà servire a questa squadra per crescere e capire dove può davvero arrivare. Aspettando Totti.
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