(Il Messaggero - M.Ferretti) - C’è stato un momento, non tanti mesi fa, che Daniele De Rossi aveva deciso che il suo futuro sarebbe stato lontano dalla Capitale. Una scelta dettata da mille motivi, sofferta ma irrevocabile.
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La firma è ferma
(Il Messaggero – M.Ferretti) – C’è stato un momento, non tanti mesi fa, che Daniele De Rossi aveva deciso che il suo futuro sarebbe stato lontano dalla Capitale. Una scelta dettata da mille motivi, sofferta ma irrevocabile.
Stanco di essere, sempre e comunque, al centro di mille chiacchiere, De Rossi aveva stabilito che la sua avventura con la squadra del cuore non avrebbe avuto un finale a lieto fine. Cioè, niente carriera a vita con la Roma. Con il passare del tempo, però, il tifoso ha avuto la meglio sul professionista: Daniele, oggi, non pensa più di andare via. Anzi, pur di restare in giallorosso, allungando il contratto che (per ora) lo lega alla Roma fino al 30 giugno del prossimo anno, De Rossi è disposto ad andare incontro alle esigenze della società, mettendo da parte le maxi lusinghe (offerte) che quotidianamente gli arrivano da ogni angolo d’Europa, Inghilterra in prims. La trattativa per il rinnovo del contratto va avanti a fari spenti e piuttosto lentamente, ma va avanti. La speranza di De Rossi è potersi presentare per la prima di campionato, il 28 a Bologna, con il nuovo accordo. Sarà, quella, la sua prima gara ufficiale della stagione visto che in Europa League non potrà giocare, sia all’andata che al ritorno, perchè squalificato. Se da parte dei dirigenti di Trigoria c’è la massima disponibilità per arrivare alla firma (dichiarazioni, in questo senso, ci sono a ritmo quasi quotidiano), la stessa cosa si può/deve dire di De Rossi: il centrocampista chiede un contratto di cinque anni a cifre, più o meno, identiche a quelle che attualmente regolano il suo contratto. Daniele in questa stagione guadagna 8,1 milioni di euro lordi: se la società accetterà una simile richiesta annuale, la firma sarà automatica. Le ultime indiscrezioni assicurano che la Roma non è contraria ad un accordo del genere, solo che nessuno - per ora - se la sente di accelerare e chiudere un accordo che, se fossero confermate quelle cifre, costerebbe al club circa 40 milioni di euro lordi nei prossimi cinque anni. A breve scadenza - ufficialmente - non sono previsti incontri tra la Roma e Sergio Berti, l’agente di De Rossi, ma la notizia potrebbe essere semplicemente tattica, quindi falsa. Di certo, Daniele è entusiasta del progetto di Luis Enrique e il tecnico asturiano è entusiasta di De Rossi: Luis gli ha dato le chiavi del centrocampo e lo considera più indispensabile che utile per il suo gioco. Daniele è (sarà) il perno del centrocampo a tre, il vertice basso davanti alla difesa con il doppio compito di costruire la manovra (in fase offensiva) e di dare copertura centrale alla linea a quattro (in fase difensiva). Contro lo Slovan Bratislava, come detto, Daniele non potrà esserci per la squalifica rimediata contro lo Shakhtar Donetsk e questo rappresenta un handicap notevolissimo per Luis Enrique, che dovrà certamente fare a meno anche degli infortunati Pizarro e Greco. De Rossi, che per le gomitate rifilate a Donetsk e a Bari ha pagato multe salatissime, circa 200 mila euro, potrebbe seguire la squadra a Bratislava nelle vesti di (vice) capitano non giocatore: se Luis Enrique dovesse chiederglielo, lui direbbe immediatamente sì.
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