(Corriere dello Sport - F. Nobili Massuero) Ancelotti ispira la Roma Graziani, Pruzzo e Cerezo domano la Juve del Trap.
rassegna stampa roma
Il precedente: ROMA-JUVENTUS 3-0 (16 marzo 1986)
(Corriere dello Sport – F. Nobili Massuero) Ancelotti ispira la Roma Graziani, Pruzzo e Cerezo domano la Juve del Trap.
Avvezzi al rassicurante, familiare tran tran di un gioco a zona impostato in brevettato stile “ ragnatela”, assorbito peraltro a menadito, dopo anni di intensa, proficua applicazione, grazie ai precetti serenamente impartiti dal santone svedese mister Liedholm, i lupi parevano, almeno intimamente, avere a lungo rigettato la dottrina, postulante ritmi frenetici, incrollabile fede e piena abnegazione, propugnata dal suo giovane compatriota emergente e successore. La forse imborghesita truppa giallorossa, adagiata alla recita del collaudato, più rilassante e comodo copione, si era per buona parte di fatto ammutinata ai comandi, perentori e assai aspri, di Eriksson, il nuovo ferreo condottiero deputato, penalizzando alquanto le sorti, cruciali, di inizio di stagione. La temibile Roma si era pertanto attardata, nel percorso, in posizioni non propriamente consone al lignaggio, consentendo alle zebre rivali di involarsi in solitaria, incontrastata fuga sulla vetta. Distaccati di otto macigni di punti alla fine del girone dell’andata, Pruzzo e colleghi, strigliati dal presidente Viola con argomenti assai arguti, pungenti, e persuasivi, accantonarono contestazioni, larvati boicottaggi e forme di mugugno, sposando anima e corpo, tutto a un tratto, il calcistico verbo dell’occhialuto, integralista e rampante allenatore. Finalmente sbloccati, ingranavano, decisi e frementi, le marce superiori, sciorinando un gioco di inaudita eleganza, spettacolare, inebriante e spesso addirittura sopraffino, promuovendo le solide basi di una epica, fantastica rimonta. Con tale intento, alle soglie della primavera del 1986, una Lupa esuberante, smagliante e in forma straordinaria, riceveva, sul prato familiare dell’Olimpico gremito, in un contorno di cori, di bandiere sgargianti e di passione, la visita di una Vecchia Signora invero un tantino acciaccata e intimidita. La scatenata Roma colpiva presto duro, tramortendo l’imbambolata Juventus del Trap in poche mosse: Graziani il generoso, già cuore Toro, animoso e letale al quadrato al cospetto della “Goeba”, guizzava in palpitante mischia con il capo, perforando la porta difesa da Tacconi. Sotto la regia ispirata di un Ancelotti in vena eccezionale, i giallorossi, intorno alla mezzora, bissavano con Pruzzo, che di testa inchiodava alla resa i bianconeri, consegnando ruggente alla storia il risultato. Il dominio assoluto romanista fu sancito, in chiusura, dal gol-tripletta marcato dall’acrobatico Cerezo: l’amato “tiramolla” brasiliano, in odore di milizia imminente sampdoriana, correva quindi, dinoccolato e commosso, ad abbracciare idealmente i suoi tifosi.
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