(Il Romanista-D.Giannini)Obiettivo Lecce, si era detto qualche tempo fa, quando si era capito che non avrebbe fatto in tempo a recuperare per la trasferta di Novara. E Lecce sarà. A meno di nuovi contrattempi,
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Il doppio ritorno del Capitano
(Il Romanista-D.Giannini) Obiettivo Lecce, si era detto qualche tempo fa, quando si era capito che non avrebbe fatto in tempo a recuperare per la trasferta di Novara. E Lecce sarà. A meno di nuovi contrattempi,
Francesco Totti farà il suo ritorno proprio nel match all’Olimpico contro i pugliesi. Perché il capitano giallorosso sta bene, l’infortunio alla coscia rimediato contro l’Atalanta è alle spalle e lo ha confermato anche l’ecografia a cui si è sottoposto e che ha di fatto dato il definitivo via libera al suo rientro.
Ora ci sono dieci giorni per ritrovare la forma migliore e per trovare una maglia da titolare. Perché Luis Enrique manda sempre in campo i giocatori che ritiene siano più pronti fisicamente, più in forma. Prima dell’infortunio Totti lo era e ora sta accelerando i tempi per ritrovare quella condizione. E in effetti lunedì, nel secondo giorno di riposo concesso alla squadra dopo la vittoria di Novara, lui era a Trigoria a lavorare. Ieri, alla ripresa dell’attività di tutto il resto della rosa (almeno di quei giocatori che non sono in giro per il mondo con le rispettive nazionali), Francesco ha svolto tutta la seduta (piuttosto breve a causa della pioggia) con il gruppo. Compresa la partitella finale, nella quale ha giocato da playmaker (ovvero il ruolo che di solito ricopre Pizarro, che ha potuto svolgere solo lavoro differenziato insieme a Kjaer) insieme a Lamela. E c’è molta curiosità di scoprire come Luis Enrique gestirà i due. Perché fino a che Totti era in campo, El Coco era ko. Poi è accaduto il contrario. Dal Lecce in poi si capirà se il tecnico sceglierà uno dei due, considerandoli l’uno l’alternativa dell’altro, o se invece troverà il modo di schierarli entrambi. Francesco intanto va dritto per la sua strada, fatta di sudore e fatica per tornare in forma e trovare quel gol che gli manca dal 22 maggio scorso, dall’ultima giornata di campionato contro la Sampdoria. Sono passati cinque mesi e mezzo, il giorno della partita (si gioca il 20 di domenica sera) saranno praticamente sei. Ma Francesco è abituato a questi periodi di digiuno, gli è già capitato e si è sempre ripreso alla grande, rifacendosi con gli interessi. Era successo ad esempio nel primo campionato dopo l’infortunio alla caviglia, quando dovette attendere fino al 22 ottobre per sbloccarsi e poi si prese la Scarpa d’Oro. Oppure lo scorso anno, quando la prima rete arrivò a Torino contro la Juve. Era il 13 novembre, senza la sosta le date corrisponderebbero.
Insomma, è arrivato il momento di ricominciare a segnare e il Lecce pare l’avversario adatto. Perché si gioca all’Olimpico, perché ci si aspetta una vittoria prima del ciclo terribile che attende la Roma e perché il Lecce ha quasi sempre portato fortuna a Francesco, che gli ha segnato già 10 volte. La prima delle quali nel 1997, l’ultima nell’aprile del 2009 e fu doppietta. Dieci gol, è ora di fare undici, come i giorni che mancano alla partita. Il capitano sta arrivando...
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