(Corriere dello Sport - A.Santoni) Sospeso a tempo dalla Roma, in bilico in Nazionale.
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Il codice Prandelli gli negherà l'azzurro
(Corriere dello Sport – A.Santoni) Sospeso a tempo dalla Roma, in bilico in Nazionale.
Il calcolo peggiore che Pablo Daniel Osvaldo potrebbe fare adesso, è quello di pensare che, mancando alla prossima partita della Nazionale giusto tre mesi, di qui ad allora Prandelli si sarà scordato dell’incredibile episodio emerso dopo Udinese-Roma. Il colpo rifilato dal “cipolla” al giovane compagno Lamela, ha invece “toccato” duro anche il ct azzurro. E dunque contro gli Usa, il 29 febbraio, quasi certamente a Genova, il romanista rischia fortemente di non esserci per scelta disciplinare.
Quell’”infortunio” costò a Daniele tre turni di squalifica Uefa e due presenze in meno in Nazionale (una “vera”, a Lubiana, contro la Slovenia, qualificazioni a Euro 2012 e una amichevole, a Kiev contro l’Ucraina). La novità non agonistica del caso non risulta certo un’attenuante. Buona mossa, da parte di Osvaldo, potrebbe essere quella di spiegare personalmente l’accaduto al ct che lo ha portato in Nazionale poco meno di due mesi fa. Comunque la vera discriminante sarà il futuro comportamento dell’attaccante della Roma.
PATTI CHIARI - Nuovi italiani li chiama il ct. Lui non fa differenza, conta il campo e le regole. Nella sua Italia sono arrivati così, con alterne fortune, Amauri, Ledesma, Thiago Motta e appunto Daniel, rivalutato dopo l’acerba esperienza comune a Firenze. Per lui il ct ha bruciato i tempi, complice a ottobre l’infortunio a Balotelli che ha portato alla prima convocazione del romanista. Panchina a Belgrado contro la Serbia, esordio nel finale di Italia-Irlanda del Nord a Pescara, ultimo atto delle qualificazioni europee. Un mese e nuova panchina in Polonia, in previsione del debutto da titolare nel suo Olimpico, contro l’Uruguay. Una serata non certo esaltante, quella del 15 novembre scorso, per Osvaldo, brillante solo in avvio, poi in difficoltà davanti ai “martelli” di Tabarez. Ma il giocatore, in questa fase di transizione azzurra, dopo i forfeit obbligati di Cassano e Rossi, resta nel mirino del ct, che lo considera attaccante moderno capace di far coppia al meglio con Balotelli.
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