Grazie alla Roma siamo tutti più forti

(Il Romanista - P.Cento) - La decisione della As Roma di svincolare l’abbonamento dalla tessera del tifoso è un risultato importante ottenuto da quanti, tifosi, soprattutto quelli della curva,

il Romanista e pezzi sempre piu ampi dell’opinione pubblica hanno avuto il coraggio di non piegarsi a questa norma libericida ed inutile. Va dato atto alla nuova dirigenza giallorossa di aver avuto la forza di aprire una vertenza con il Viminale e la coerenza di saper decidere nella discontinuità rispetto all’anno precededente. Questo risultato apre una crepa in tutta la costruzione della tessera del tifoso che nasce con un atto amministrativo non vincolante e si regge su un accordo volontario tra società di calcio e Viminale. Dopo questo risultato ora siamo tutti piu forti nel proseguire una battaglia che deve portare alla libertà di trasferta senza limitazioni e all’abolizione dell’articolo 9 del decreto amato. Non mi stancherò mai di ripeterlo che questa questione riguarda le libertà di tutti e non è solo un problema di chi va allo stadio. La tessera del tifoso così come il daspo non aumentano la sicurezza degli stadi ma in realtà introducono norme speciali ed emergenziali che attraversano il calcio per disciplinare la società italiana. Il Ministro Maroni persegue con lucidità questo obiettivo e ce accorgiamo quando richiama l’applicazione di queste norme alle manifestazioni di piazza come è accaduto con le diffide al movimento degli studenti o in Val di Susa. Su questo ha ragione l’avvocato Contucci quando dice che la cancellazione dell articolo 9 richiede un pronunciamento chiaro anche della politica in vista delle prossime scadenze elettorali. Noi questa battaglia la continuiamo convinti della forza delle nostre motivazioni di diritto e libertà sapendo di poter contare anche su questa decisione della Roma. Infine voglio sottolineare un altro aspetto positivo della campagna abbonamenti: I costi delle Curve e dei Distinti, cioè i settori popolari, rimangono invariati mentre a pagare di più sono i settori Montemario e Tribuna vip. Una piccola lezione in tempi di manovre economiche che invece fanno pagare tutto sempre agli stessi