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Giallorossi-bianconeri con sorpresa. I vecchi nemici adesso si piacciono

(La Repubblica – M.Pinci) – Quasi trent’anni fa, si contendevano lo scettro d’Italia a cadenza annuale, una salda sul proprio trono, l’altra a sfidarla anno dopo anno.

Redazione

(La Repubblica - M.Pinci) - Quasi trent’anni fa, si contendevano lo scettro d’Italia a cadenza annuale, una salda sul proprio trono, l’altra a sfidarla anno dopo anno.

Oggi Roma e Juventus, avversarie domani all’Olimpico, si somigliano molto più di quanto la differenza cromatica delle maglie non suggerisca. Degli anni Ottanta è rimasto l’antagonismo, ma dal campo dove si sfidavano Falcao e Platini, la rivalità si è spostata alle scrivanie del calcio mercato. Ostilità a parte, però, le due hanno iniziato a spiarsi da lontano. E, sorpresa, a piacersi. Il gioco è tutto nuovo: a Roma vorrebbero pezzi di una Juve che sogna invece brillanti giallorossi. Buffon, dogma bianconero tra i pali, ha già parlato con più di una persona a Trigoria. Lui si offre, Montali lo corteggia, Totti e De Rossi non perdono occasione per invitarlo. La tentazione è forte: salutare la Juve dei “nemici” Marotta e Delneri per farsi accogliere a Roma da re. A Torino, pensano invece ai gioielli del “roster” romanista. Menez e Vucinic piacciono per motivi diversi: il primo, francese talentuoso ma non ancora completamente espresso, ricorda ad Andrea Agnelli il giovanissimo Zidane. L’altro, che a gennaio aveva rotto con Ranieri e l’ambiente, sarebbe il colpo di teatro dopo l’ennesimo mercato deludente. Sarà dura, però, strapparlo a DiBenedetto, che del montenegrino ha detto: “Mi piace, fa cose che altri non fanno”. Lo scontro è dietro l’angolo. Come nell’estate scorsa: mentre a Trigoria si trattava il riscatto di Burdisso, a Torino si inserirono scavalcando la Roma e chiudendo l’operazione con l’Inter, prima del “no” del calciatore. Un “no” ripetuto pochi giorni dopo da Borriello, che alle casacche di una Signora imbolsita da Calciopoli ha preferito i colori del club reduce dalla cavalcata scudetto-anzi-no. Uno smacco inimmaginabile solo qualche anno fa. Proprio Borriello, ieri ha lanciato la sfida attraverso la propria pagina facebook: “Siamo carichi e pronti per la Juve”. Anche Cassetti, che ha recuperato e sarà almeno in panchina, giura battaglia: “Entrambe non ci siamo espresse al meglio, ma a loro mancheranno Chiellini e Del Piero. E le voci societarie non ci pesano: sarà un cambio epocale”. Prima, però, la Juventus.