(Il Romanista - D.Giannini) - Nessun discorso particolare da parte del tecnico, nessun bisogno di tenere la squadra a rapporto. Il day after la sconfitta di Genova è scorso via tranquillo.
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Genoa cancellato, si riparte
(Il Romanista – D.Giannini) – Nessun discorso particolare da parte del tecnico, nessun bisogno di tenere la squadra a rapporto. Il day after la sconfitta di Genova è scorso via tranquillo.
E sarebbe stato strano il contrario per almeno due motivi. Intanto per semplici ragioni di tempo, perché il Milan è dietro l’angolo, domani si torna in campo e non sarebbe stato il momento adatto per rimettere in discussione alcune cose. Secondo motivo, quello più importante, è che non c’è niente da ridiscutere. Perché Luis Enrique lo ha detto chiaramente subito dopo il termine della partita: «Questa è la mia squadra. E’ una grande squadra».
Al tecnico giallorosso, aldilà del risultato, è piaciuto molto quello che ha visto a Marassi, l’attenzione, la voglia di riprendere il risultato. E pure il tentativo di andare a vincere la partita, anche se forse questo è costato il pareggio. Ma è la mentalità della nuova Roma, quella che ha spiegato nuovamente Franco Baldini nel corso del Cda di ieri: «Non si può chiedere di avere un certo atteggiamento per 85 minuti e poi per gli ultimi 5 magari giocare all’italiana o facendo il catenaccio. Abbiamo scelto questa tipologia di approccio e prendiamo tutto il pacchetto». Un pacchetto che per il momento porta gioie e dolori. Nella logica dell’alternananza, dopo la vittoria col Palermo e il ko col Genoa, col Milan dovrebbe essere la volta dei sorrisi. I giallorossi sono tornati ieri al lavoro per farsi trovare pronti alla sfida con i campioni in carica, per giunta galvanizzati dagli otto gol negli ultimi 4 giorni. Un lavoro balndo, nei limiti di quello che permette il recupero dopo la fatica del match giocato e del ritorno a notte fonda.
E così in gruppo, oltre a Lobont, Rosi, Kjaer, Totti e Pjanic, mancavano anche Stekelenburg, De Rossi, Pizarro e Gago, che hanno fatto lavoro defaticante in palestra. Gli altri hanno iniziato la seduta con una fase di possesso palla per poi terminarla con una partitella alla quale non hanno preso parte Lamela e Burdisso che hanno proseguito con un po’ di lavoro blando finalizzato al recupero delle energie. Oggi alle 12.30 Luis Enrique parlerà in conferenza stampa ma, come di consueto, sarà complicato ricavarne indicazioni sulla formazione anti-Milan. Nella quale, con Rosi ancora out, potrebbe tornare Cassetti sulla fascia destra (anche se ieri Cicinho si è allenato col gruppo), mentre nel mezzo dovrebbe toccare a Juan e Burdisso. A centrocampo, confermati De Rossi e Gago, tra i migliori al Ferraris. In quattro in corsa per il terzo posto, con Pizarro e Perrotta con qualche chanche in più rispetto a Greco e Simplicio.
Dubbi anche davanti dove non ci sarà Totti (il capitano prosegue il percorso di recupero dal problema muscolare accusato contro l’Atalanta e proverà ad esserci col Novara) e dove dovrebbe tornare titolare Osvaldo che a Genova non ha fatto granché entrando dalla panchina. Meglio di lui Borriello (vedi l’assist per il gol di Borini), che però potrebbe lasciare di nuovo spazio a Bojan. Per l’attaccante spagnolo, che col Palermo aveva fatto meraviglie in soli 10 minuti e che col Genoa ha tirato fuori una prestazione solo "normale", quello di domani potrebbe essere il palcoscenico e l’avversaria adatta per tornare a essere stellare. Osvaldo e Bojan, dunque, con Lamela alle loro spalle, anche se fino all’ultimo si proverà a recuperare Pjanic che oggi potrebbe tornare in gruppo. Un’ipotesi d’attacco plausibile, anche perché non sarebbe una rivoluzione rispetto a quello di mercoledì che è piaciuto al tecnico. Plausibile, ma Luis Enrique è pronto a stupire ancora
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