(Il Romanista - E.Masetti) A Roma da ieri, a Trigoria da oggi. Per restarci, stavolta, da numero uno. Dopo essere stato liquidato come "consulente di mercato" la rivincita (ma guai a chiamarla così davanti a lui) di Franco Baldini inizia ufficialmente oggi.
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Ecco l'ultimo tassello, inizia l'era Baldini
(Il Romanista – E.Masetti) A Roma da ieri, a Trigoria da oggi. Per restarci, stavolta, da numero uno. Dopo essere stato liquidato come “consulente di mercato” la rivincita (ma guai a chiamarla così davanti a lui) di Franco...
E inizia con emozione, passione e responsabilità, tutti sentimenti che il direttore generale in pectore (o vice presidente) si porta dietro da mesi, cioè da quando ha accettato di dire sì alla proposta di DiBenedetto. Nella Roma di oggi, da Luis Enrique in poi, c’è la sua firma, la firma di uno dei più apprezzati dirigenti europei che ha costruito questa squadra passo dopo passo con l’aiuto di altri dirigenti altrettanto apprezzati e che hanno lavorato duramente tutti i giorni in attesa di questo giorno. Oggi, appunto. Quando, come detto, sei anni e mezzo dopo, Baldini tornerà a Trigoria. Vedrà l’allenatore, vedrà i giocatori (Totti ovviamente in primis, anche se chiamarlo giocatore, per tutto quello che è e che rappresenta, è riduttivo) e vedrà tutte le persone che, in questi mesi, hanno lavorato senza un attimo di sosta. Per domani sono previste le sue prime parole da romanista, l’appuntamento è per le 13.30 a Trigoria e tanti saranno i temi che Baldini sarà chiamato ad affrontare: il chiarimento col Capitano, il rinnovo di De Rossi (a cui dovrà dare un’accelerata importante), la scelta di Luis Enrique ma anche, inevitabilmente, alcuni richiami al passato, a quando lasciò la Roma per esempio, e al futuro, con la spiegazione del doppio ruolo tra Roma e nazionale inglese. Il club giallorosso ovviamente avrà la priorità: Baldini, che sta ultimando il trasloco da Firenze, intende lavorare a tempo pieno per la Roma e pur avendo piena fiducia nei suoi collaboratori, che in questi mesi ci hanno messo sempre la faccia, sa bene che adesso è arrivato il momento di spendersi in prima persona. Domenica sarà all’Olimpico (ed è curioso di vedere che tipo di accoglienza gli riserveranno i tifosi), mercoledì dovrebbe seguire la squadra a Genova. La sua priorità è proprio questa: dopo aver incontrato la stampa vuole dedicarsi solo e soltanto a Luis Enrique e ai giocatori, vuole che tutti sentano la presenza forte e costante della società, elemento imprescindibile per un progetto nuovo e a lungo termine come quello romanista.
Con l’allenatore i contatti sono stati quotidiani in questi mesi, adesso però, con la sua presenza a Trigoria, sarà tutto diverso. Per questo l’emozione, che pure stamattina ci sarà, lascerà presto il posto alla responsabilità e alla voglia di tornare a vincere. Perché Baldini - e questo lo ha ricordato anche Totti - a Roma ha già vinto e tornare a farlo, anche se in modo completamente diverso, è il motivo principale che l’ha portato ad accettare la proposta americana. Non a caso il suo primo ritorno a Trigoria c’è stato il 17 giugno. Una toccata e fuga. Quattro mesi e due giorni dopo Franco Baldini torna per restare.
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