rassegna stampa roma

E Vincenzo Montella olè

(Il Romanista – C. Zucchelli) – Banti fischia la fine e Bruno Conti abbraccia Montella. Andreazzoli idem, i giocatori fanno lo stesso in campo. Poi ce ne sono due che, per un secondo, lasciano i compagni di squadra e si rivolgono al...

Redazione

(Il Romanista - C. Zucchelli) - Banti fischia la fine e Bruno Conti abbraccia Montella. Andreazzoli idem, i giocatori fanno lo stesso in campo. Poi ce ne sono due che, per un secondo, lasciano i compagni di squadra e si rivolgono al settore ospiti, dove sono sistemati trecento romanisti.

Li salutano, esultano con loro. Sono De Rossi e Pizarro. E’ un attimo. Si guardano e si abbracciano anche loro. Si dicono qualcosa, nessuno sa cosa. Ed è giusto che rimanga così. La fotografia di Bologna-Roma è questa. La fotografia di una Roma che non risolve ancora i suoi problemi di gioco (impossibile farlo dopo soli tre giorni) ma che ritrova i suoi uomini più importanti, ritrova l’unità di squadra e, soprattutto, ritrova i tre punti in classifica, che mancavano in campionato dal 23 gennaio, giorno della partita col Cagliari. Mentre fotografi e telecamere sono tutti per Vincenzo Montella, la curva del Bologna espone lo striscione “Oltre la rivalità, ciao Mortadella”. Si riparte dal diciassettesimo minuto e da un calcio d’angolo a favore del Bologna, che si conclude con un nulla di fatto. Il nuovo allenatore giallorosso ripropone il 4-2-3-1 di spallettiana memoria, con Doni in porta al posto di Julio Sergio e Pizarro di nuovo a centrocampo a fianco di De Rossi. In attacco, Borriello è preferito a Totti. Dopo appena 6 minuti di gioco (è il 23’) Simplicio, lanciato da De Rossi, colpisce a botta sicura di destro, ma Viviano è bravo a respingere (Banti aveva sorvolato sull’off side del brasiliano). Al 33’ il Bologna si fa vedere dalle parti di Doni, che però è bravo a bloccare un tiro al volo di Meggiorini dal limite dell’area. Un minuto più tardi, tunnel di Pizarro a Mudingayi a dimostrare che il cileno è tornato e pure alla grande. Il Bologna inizia ad alzare il ritmo e al 36’ De Rossi è costretto a fermare Ramirez con le cattive, poi tocca a Burdisso spazzare via un pallone pericoloso in area, dopo che sempre Ramirez aveva approfittato di un errore di Riise. La Roma però c’è e al 45’ De Rossi, dopo un errore di Casarini in area, riceve il pallone da Vucinic e con un gran destro riesce a battere Viviano, tra le proteste del Bologna che voleva il capitano romanista espulso in precedenza per un tocco di mano a centrocampo. Se concessa, sarebbe stata per lui la seconda ammonizione ma il designatore Braschi, presente al "Dall’Ara", ha spiegato che Banti ha agito per il meglio. Nel secondo tempo Malesani e Montella mandano in campo le stesse formazioni. Il Bologna prova a spingere da subito, ma Méxes e Burdisso fanno buona guardia, così come De Rossi e Pizarro, onnipresenti. Al 9’ ancora Pek protagonista, con una buona azione sulla destra: il cileno lascia sul posto tre avversari, serve a Taddei che però non controlla bene e il pallone finisce in fallo laterale. All’11’ ci prova anche Borriello, ma il suo sinistro da fuori area termina a lato. Così come termina a lato, qualche minuto più tardi, il tiro di Ramirez, sempre col sinistro. Al 18’ contatto Della RoccaMexes: il giocatore del Bologna salta col gomito alto e rompe un dente al difensore francese. La Roma continua a spingere, stavolta con Vucinic, ma anche il suo tiro non è preciso. Si fa vedere Di Vaio, ma Burdisso è bravo ad anticiparlo in angolo. Al 27’ primo cambio giallorosso: fuori Borriello, dentro Totti, accolto dai fischi dei tifosi del Bologna. Al 34’ ammonito Mexes per fallo su Paponi: era diffidato, salterà la partita di domenica pomeriggio all’Olimpico contro il Parma. Un minuto dopo l’attaccante restituisce il fallo, giallo anche per lui. Poco dopo Riise si addormenta al limite dell’area, Di Vaio è lesto ad approfittarne ma De Rossi si immola e respinge il tiro dell’attaccante del Bologna, un’autentica furia nel finale, capace di pressare a tutto campo. Passano due minuti e Brighi, dopo una splendida azione personale di Menez, si fa ipnotizzare da Viviano, divorandosi il gol della sicurezza. Banti dà 5 minuti di recupero: sono una sofferenza, anche se la Roma controlla il gioco e con Totti, servito da Taddei, avrebbe l’occasione di chiudere i conti, ma Della Rocca è rapido ad anticiparlo. La panchina della Roma – tutta – si alza in piedi, aspetta solo il fischio finale. Quando arriva è una liberazione per tutti. Per i 300 tifosi presenti al Dall’Ara che cantano “Tutti a casa alé”, per i giocatori che si abbracciano, per Montella che dà il 5 a tutti. E, finalmente, sorride felice. E la Roma riparte da quel sorriso, caldissimo nonostante la tramontana che soffia su Bologna.