E il quarto posto accende una lite tra «Gentlemen»

(Gazzetta dello Sport - M.Calabresi) Scene da Hollywood: tappeto rosso, smoking e tacchi a spillo. Dopo un giorno di chiacchiere, una notte da Gentleman per tutti: Roma e Lazio fianco a fianco, Lotito accanto a Maria Sensi, Pradè nello stesso tavolo di Montali. Lo sfogo della serata è di Julio Sergio, premiato come rivelazione del 2010.

«Sto bene e ho recuperato— dice —. Mi dispiace che si sia detto che non avessi niente. Quando sono arrivato, dicevano che non potevo giocare neanche in B: ho avuto un infortunio a Brescia e uno contro il Napoli di cui molti nemmeno si sono accorti. Chiedo rispetto. La Lazio si lamenta? Loro fanno sempre così» . Nicolas Burdisso sceglie la via della diplomazia: «La task force di Lotito non deve interessarci. Pensiamo solo al campo: per il 4 ° posto non c’è una favorita. Sarà difficile per tutti» . Per la Lazio, Kozak è il primo ad affacciarsi. «Per il 4 ° posto è ancora tutto in discussione, noi siamo attesi da sei finali» . Hernanes è l’ultimo. «Gioco in un campionato difficile e non sempre si può essere al massimo, ma ora sto bene. Ci stavamo lamentando dopo la partita col Napoli e sapevamo che per restare in alto dovevamo battere il Parma» .

Show Montali Il finale è di Gian Paolo Montali. «Come dice Reja, la fortuna serve. Noi l’anno scorso ne abbiamo avuta pocaa Livorno, in casa con la Samp e in Lazio-Inter, altrimenti avremmo lo scudetto sulla maglia. Le parole hanno un valore e bisogna assumersi le responsabilità. Lotito? Si commenta da solo, le persone si giudicano da ciò che fanno e dicono. Abbiamo un altro stile. Facile ottenere consenso con repliche, meglio lavorare sui comportamenti» . Il dirigente laziale De Martino replica: «Parole fuori luogo, le frasi di Reja non erano riferite solo alla Roma» . Ma alla fine scoppia la pace con Lotito. Be’, in un gala fra gentlemen...